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di Luigi M. Nicolai Il viaggio di papa Ratzinger in Australia credo sarà ricordato soprattutto per la disinvoltura con la quale (finalmente) si riconosce la catastrofica realtà degli abusi sessuali operati da preti, quasi sempre ai danni di bambini. Dopo anni di omertà, la strategia ratzingeriana cambia: non solo c'è una ammissione totale, ma perfino una indicazione precisa: i preti che commettono questi reati devono essere puniti anche dai Tribunali civili. Se i giornalisti fossero attenti, avrebbero dovuto meravigliarsi di una ammissione così lapalissiana e sottolineare che ammettere questo significa anche ammettere che finora si era portata avanti una politica di assoluta copertura, se non di complicità. Se il papa avesse detto "è ora che i ladri siano processati per furto" certamente si sarebbe notata di più la banalità di una simile affermazione. Ma poiché tutti sanno benissimo che il Vaticano ha delle colpe per non aver né prevenuto né punito i preti pedofili, addirittura perseguitando le vittime anziché tutelarle, nessuno si meraviglia per queste affermazioni così gravi quanto ormai inevitabili, anzi, c'è da giurare che adesso gli addetti alla disinformazione faranno di Ratzinger un "eroe" per aver risolto il problema. Proprio lui, che secondo la magistratura americana è uno dei maggiori colpevoli per la protezione fornita ai preti pedofili. Proprio lui, che se non fosse diventato papa, sarebbe stato forse processato negli USA per favoreggiamento del reato di pedofilia pretesca. E' tuttavia interessante notare che questo clamoroso dietro-front della strategia vaticana significa certamente una sconfitta. Finalmente il Vaticano NON RIESCE a manipolare l'informazione al punto tale da far dimenticare l'esistenza del problema, come avrebbe voluto. Anzi, si deve in qualche modo sottomettere all'opinione pubblica mondiale che grazie a tante fonti informative non condizionate dal vaticano (come la BBC) lo ha praticamente COSTRETTO alla pubblica ammenda. Resta un dubbio: l'appello (o il finto appello) di Ratzinger sulla necessità di processare e punire i preti pedofili sarà ascoltato anche in Italia? Vedremo finalmente anche i preti pedofili italiani al loro posto, cioè in galera? Come accaduto ai loro colleghi americani, australiani, inglesi, ecc.? Mi domando inoltre: è stata compresa la CAUSA di una simile aberrazione? E come si intende provvedere? Si continuerà ad imporre ai preti una forzata castità sin dal seminario o finalmente si riconoscerà a costoro il diritto fondamentale di ogni essere umano, che è quello di avere un coniuge e una famiglia? Condividi