Spoleto/ Da Ferrara i primi nomi prestigiosi per il Festival 2012
(di Paolo Petroni) (ANSA) - SPOLETO - Col ritorno di Bob Wilson col Berliner Ensamble, l'arrivo di Mikhail Baryshnikov nelle inedite vesti di attore di teatro, e di alcuni importanti appuntamenti di danza, comincia gia' a prendere forma il prossimo Festival di Spoleto (29 Giugno - 15 Luglio 2012) e il direttore che lo ha rilanciato in questi anni, Giorgio Ferrara, ha annunciato oggi questi primi appuntamenti particolari e di alta qualita'.
Dopo due Beckett, si completa, con una 'Lulu' di Frank Wedekind, il trittico realizzato da Robert Wilson con il Berliner Ensemble (lo storico teatro che fu diretto da Brecht) che ha visto gia' arrivare in esclusiva a Spoleto l' 'Opera da tre soldi' di Brecht e 'I sonetti' di Shakespeare'.
La novita' di questo lavoro, incentrato sul mito della moderna donna fatale e che ha affascinato piu' volte il cinema ed e' stato tradotto in un'opera da Alban Berg, sono le musiche originali di Lou Reed, oggi un'icona del rock, un artista che ha fatto storia raccontando l'altra faccia dell'America con i suoi canti d'ordinaria follia metropolitana, artefice del rock decadente con i Velvet Undergorund, e da anni solista che continua a stupire e sperimentare il rapporto tra musica e poesia.
Le due pari dello spettacolo hanno scenografie essenziali dello stesso Wilson: prima solo sedie e poltrone, poi, quando l'azione si sposta a Parigi, una fila di cipressi e lumi calati dall'alto, il tutto animato da un susseguirsi di sorprese visive e musicali.
Mikhail Baryshnikov, leggenda della danza ma attore gia' in alcuni film, con una nomination all'Oscar per 'Turning Point' e divenuto popolare nei panni dell'artista russo che in 'Sex and the city' seduce Jessica Parker e la porta a Parigi, si misura per la prima volta come attore di prosa in teatro (''straordinario'', per stare al giudizio di Ferrara), nei panni di un ex generale zarista nella riduzione intitolata 'In Paris' di un racconto del russo Ivan Bunin, premio Nobel 1933 per la letteratura, con la regia di Dimitry Krymov.
A 63 anni Baryshnikov torna anche a recitare in russo, lingua che aveva abbandonato da moltissimi anni, e si concede come ballerino solo per i minuti finali, per una chiusura in leggerezza. 'In Paris' racconta il tragico amore di due maliconici emigrati russi nella Ville Lumiere, sospinti uno nelle braccia dell'altro dalla nostalgia e la solitudine: lui e' un ex generale della Guardia imperiale, lei una cameriera del ristorante in cui lui va a cenare.
Lo spettacolo ha scenografie disegnate e dipinte come grandi manifesti, per ricreare, con l'aiuto di musiche, mimica e video una vecchia Parigi da cartolina in bianco e nero.
Ferrara ha infine annunciato che ci sara' piu' danza al Festival e occupera' il Teatro Romano per tutti e tre i week end, in cui arriveranno, tra l'altro, il Wiener Staatsballet, il Pacific NorthWest Ballet e i Principals, ovvero le etoiles dell'Opera Ballet di Dresda, con coreografie nuove, create apposta per Spoleto.
''Sta insomma andando tutto nel migliore dei modi - dichiara Ferrara incrociando le dita - e per ora sono stati praticamente riconfermati tutti i contributi dello scorso anno, anche se stiamo vigili e seguiamo la situazione, sapendo quanto sia delicata e a rischio. Certo e' che sono tornati anche grandi sponsor che il Festival lo avevano lasciato nel momento del declino, a cominciare dall'Eni. E poi abbiamo quasi un'ottantina di Mecenati, ovvero privati spettatori che hanno sottoscritto un contributo di alcune migliaia di euro''.

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