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I Sindaci umbri che hanno preso parte questa mattina al summit romano con l’amministratore delegato di Trenitalia, Vincenzo Soprano, sono furiosi per un incontro che giudicano “quanto mai negativo”. Ciò che la ha fatti arrabbiare di più, spiegano i primi cittadini di Gubbio, Gualdo Tadino e Fossato di Vico in una lettera che hanno inviato congiuntamente al ministro dei trasporti ed ai parlamentari eletti in Umbria e nelle Marche, è il fatto che questi abbia stupefacentemente “snobbato”, “in un ragionamento tutto economicistico”, perfino l’offerta della Regione di farsi carico dei costi eventuali delle fermate da recuperare. Una chiusura “pressoché totale”, dunque, adducendo che “loro devono fare tornare i conti”, per cui c’è da attendersi, in una prospettiva molto reale, “la soppressione delle fermate e dei treni Eurostar (quasi tutti in perdita) sull’intera linea”. Per cui annunciano nuove forme di protesta affermando: “Continueremo, anzi amplificheremo, il livello della protesta, bloccheremo uno dei treni la cui fermata alla stazione di Fossato di Vico-Gubbio è stata soppressa e stiamo valutando la possibilità di fermare per almeno un'ora ad Orvieto o a Orte la linea dell'alta velocità Roma-Milano". E al ministro e ai parlamentari umbri e marchigiani chiedono quindi “un intervento immediato che ripristini un rapporto lineare con Trenitalia, che non sia cestinato e deriso il ruolo di servizio che il treno deve svolgere, a maggior ragione in un'area già fortemente penalizzata ed emarginata sul piano delle infrastrutture e dei trasporti". Condividi