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TERNI - “Il comitato abolizionista della tassa Tevere Nera predica bene ma razzola male”. Il riferimento del segretario generale regionale Fai Cisl Umbria Angelo Manzotti è alle affermazioni del presidente del comitato quando dichiara per mezzo stampa di non essere contro i lavoratori del consorzio. “Tutto questo a parole –ha ribadito Manzotti- mentre nei fatti riscontriamo l’esatto contrario, infatti il consiglio di amministrazione ha adottato provvedimenti che hanno portato oltre a un’ingessatura dell’ente, a una forte difficoltà economica: il risultato è stato il mancato pagamento dello stipendio e della quattordicesima mensilità. Ad oggi non sappiamo se e quando i lavoratori percepiranno le loro spettanze”. “Tutto questo –ha poi commentato- perché ancora oggi si vuole caldeggiare una politica propagandistica che non ha nulla a che fare con l’attività che il consorzio svolge. Ancora una volta si fa demagogia sulla legge regionale che regola i consorzi di bonifica: nella legge infatti è chiarito l’aspetto riguardante la tassa che viene pagata solo laddove c’è il beneficio. Ormai è chiaro –ha specificato Manzotti- che la politica del comitato abolizionista non è volto solo all’abolizione della tassa ma è di tenere alto il malcontento che dovrà poi sfociare nell’imminente campagna elettorale amministrativa”. “Da precisare inoltre che la legge offre gli strumento legittimi per redigere un nuovo piano di classifica per definire i criteri di erogazione delle cartelle con i relativi tributi”. Il segretario generale regionale Fai Cisl Angelo Manzotti inoltre respinge le accuse mosse dal comitato al sindacato di categoria quando viene imputato di non aver attuato una politica di riorganizzazione dell’ente di bonifica. “Ciò è falso –ha dichiarato il segretario- perché l’aver ottenuto la legge 30 che ridisegna il ruolo dei consorzi di bonifica è frutto dell’azione sindacale dei lavoratori che hanno intrapreso azioni di lotta per traguardare questo obiettivo”. Condividi