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ROMA - In Italia le gravidanze precoci si sono ridotte del 60% in 20 anni e le adolescenti-mamme di una scuola di Foligno sono solo un'eccezione e non rappresentano un trend nazionale. E' il commento di Alessandra Graziottin, direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica H. San Raffaele Resnati di Milano sulle ''Juno d'Italia'', in merito al caso, riportato oggi da La Stampa, di tre adolescenti-mamme che il loro preside definisce modello in quanto a voti scolastici (la media del nove) e serieta'. Le giovani, di eta' compresa fra i 16 e i 17 anni, due di nazionalita' italiana, la terza albanese, sono rimaste incinte mentre frequentavano la stessa scuola, l'Istituto professionale Orfini di Foligno. Una storia che ricorda quella delle baby mamme americane, le 17 adolescenti del liceo di Gloucester che hanno siglato un patto per restare incinte a 16 anni. E' molto probabile, secondo Graziottin, che le gravidanze di Foligno potrebbero essere state generate dallo spirito di emulazione verso il film e verso il fatto di cronaca americano ''perche' in Italia la situazione e' ben diversa''. Insomma, ci tiene a precisare l'esperta, le tre ragazze di Foligno non sono rappresentative della situazione nazionale. Questo perche' ''il nostro Paese - rileva - in termini di gravidanze under 19, e' in controtendenza rispetto a Stati Uniti e Gran Bretagna''. Anche se, aggiunge, in Italia e' allarmante la riduzione della contraccezione (da quella ormonale al profilattico) e la crescita dei rimedi di emergenza come l'interruzione di gravidanza e il ricorso alla pillola del giorno dopo assunta per il 59,5% dalle adolescenti. Alla base di questo fenomeno, denuncia Graziottin: ''La latitanza delle famiglie, della scuola e delle istituzioni che non diffondono la cultura della contraccezione fra i piu' giovani''. Ma la preside dell’istituto, Paola Lungarotti, ha precisato che le tre ragazze, pur avendo frequentato la stessa scuola, non sono amiche tra loro. Comunque ''Hanno vissuto l'esperienza piu' bella e piu' naturale per il genere umano'' ha aggiunto. La scuola e' frequentata complessivamente da 570 alunni. La piu' grande delle studentesse-mamme ha superato l'esame di Stato con il massimo dei voti e un'altra la prova del terzo anno. La piu' giovane ha invece frequentato una classe intermedia. Le tre hanno seguito ciascuna un indirizzo diverso dell'istituto professionale, chimico-biologico, grafico e pubblicitario. Secondo la preside le studentesse si conoscevano ma tra loro non ci sarebbe stato un vero e proprio legame di amicizia, perciò nessun patto, ne tanto meno spirito di emulazione. Condividi