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CAMPELLO SUL CLITUNNO - Secondo il segretario provinciale della Cgil Mario Bravi ''ricordare significa soprattutto chiedere giustizia e verita'''. Uno spirito che ha caratterizzato il presidio di oggi davanti alla Umbria Olii di Campello sul Clitunno, dove morirono quattro operai. Iniziativa organizzata da Cgil, Cisl e Uil per protesta contro l'azienda che ha chiesto i danni, 35 milioni di euro, ai familiari delle vittime e all'unico sopravvissuto. Davanti all'ingresso della fabbrica, a pochi metri dai resti delle cisterne esplose il 25 novembre del 2006, si sono ritrovati i rappresentanti sindacali, alcuni familiari delle vittime, la presidente della Regione Maria Rita Lorenzetti e il sindaco di Campello Paolo Pacifici. Con loro anche semplici cittadini. Non si e' visto invece l'operaio albanese sopravvissuto all'esplosione nella quale morirono Maurizio Manili, di 43 anni, Giuseppe Coletti, 43, Tullio Mottini, 46, e Vladimir Todhe, 44, originario dell'Albania. Una corona d'alloro e' stata deposta dai sindacati all'ingresso della Umbria Olii, mentre i congiunti delle vittime hanno lanciato rose rosse sul piazzale dell'azienda oggi praticamente deserta. I parenti dei quattro operai hanno annunciato l'intenzione di organizzare il 19 luglio proprio a Campello una fiaccolata per ricordare la tragedia. Iniziativa alla quale sindacati e istituzioni hanno subito aderito. Il portavoce dell'associazione Articolo 21, Giuseppe Giulietti, ha invece rilanciato la proposta di ''una grande mobilitazione nazionale che tocchi i luoghi che hanno subito l'oltraggio delle morti bianche''. Ha poi annunciato che a Campello si svolgera' nelle prossime settimane una iniziativa sul tema ''La cultura e i media contro le morti bianche''. Bravi ha sottolineato ''l'assurdita' di chiedere i danni ai parenti delle vittime e all'operaio sopravvissuto''. Ha definito anche ''paradossale'' la richiesta avanzata dall'amministratore della Umbria Olii, Giorgio Del Papa, di spostare da Spoleto l'udienza preliminare nella quale l'imprenditore e' accusato di disastro colposo. ''Resta una amarezza profonda per una tragedia che segna tutti noi'' ha detto invece la Lorenzetti, che ha spiegato di avere voluto essere presente all'iniziativa ''per testimoniare al di la' delle parole'' l'indignazione sua e della Regione ''per l'inaccettabile atteggiamento della proprieta' dell'azienda che tenta di sottrarsi alle sue responsabilita'''. Il sindaco Pacifici ha sottolineato quindi ''il valore della memoria''. ''Bisogna tenere alta l'attenzione - ha detto - perche' certe tragedie non avvengano di nuovo''. Condividi