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Al capogruppo del Pdci al Consiglio comunale di Spoleto, Giampiero Calabresi, non vanno giù le ripetute prese di posizione del consigliere regionale Zaffini riguardo alla Strada Tre Valli, che considera strumentali e volte esclusivamente a fini elettoralistici.Così ha preso carta e penna per puntualizzare il suo pensiero al riguardo. “Mi corre l’obbligo – scrive rivolto al consigliere regionale di An - di intervenire in merito al dibattito che sta imperversando, in questi ultimi giorni, attorno ad uno dei temi che, ciclicamente, tornano di moda nel dibattito politico: la Tre Valli. Che le infrastrutture di un territorio siano un fattore decisivo per il suo sviluppo, è un dato condiviso da tutti. Nel caso della Tre Valli, è innegabile l’importanza che la strada assumerebbe per il rilancio dei territori attraversati da questo progetto, il quale – ormai maturo da decenni – stenta tuttavia a completarsi. Ma la cosa incomprensibile sono i lunghi silenzi e le improvvise accelerazioni che il dibattito attorno alla Tre valli subisce periodicamente. Vien da pensare che la vera chiave di lettura sia il bisogno di soddisfare certi pruriti elettoralistici, vista la vicinanza con le scadenze amministrative, comunali, provinciali e – in prospettiva tra un anno e mezzo – regionali. Altrimenti non si comprenderebbe come chi è impegnato nel massimo organo di governo regionale si accorga, solo ora, della scarsa considerazione di cui ha goduto l’infrastruttura viaria in questi ultimi anni. Coloro che dovrebbero intrecciare le giuste relazioni, con l’obiettivo di dare soluzione all’annoso problema, dimostrando il reale attaccamento alle sorti della città di Spoleto che li ha eletti, non hanno esitato a dimettersi dai banchi del consiglio comunale per occupare quelli più pregiati di Palazzo Cesaroni. E’ questa una verità inconfutabile e sotto gli occhi di tutti: posso citare come ciclicamente si sono cavalcate in modo strumentale, a fini elettoralistici, le annose e tristi sorti di vicende come la discarica di Sant’Orsola, che nel ‘90 determinò il cambio di governo locale, piuttosto che l’ospedale di Spoleto, sempre più fragile e quindi a rischio. Nulla a che vedere con le vere battaglie, combattute da chi ha scelto questa trincea locale, certamente meno remunerata ma più a contatto con la gente: battaglie – queste sì – che hanno contraddistinto il valore alto e la qualità della politica, come quella per la difesa del territorio e dell’ambiente. Mi riferisco, in particolare, all’approvazione del nuovo Piano regolatore generale e lo sfruttamento dell’area naturalistica dove è stata realizzata una cava anziché un impianto sportivo di portata europea. Uno scempio ambientale cui fa il paio quello paesaggistico, costituito dall’orrendo palazzo all’interno delle mura medievali”. Condividi