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PERUGIA - Massima attenzioni, dal punto di vista della prevenzione, dobbiamo prestare anche ai mesi dell’anno, ai giorni della settimana e alle ore del giorno più a rischio. Da questo punto di vista, sempre secondo le statistiche Istat , la punta massima si è raggiunta per numero di sinistri nel mese di luglio, con giugno che registra, invece, la media giornaliere più bassa, mentre febbraio è il mese con il più basso numero di incidenti in assoluto che però viene battuto da gennaio in fatto di media giornaliera più contenuta. Ma, attenzione, le cose non stanno così per quanto riguarda la mortalità, perché in questo caso agosto batte tutti con 2,7 morti ogni 100 incidenti, cosa dovuta probabilmente al fatto che in quel periodo è maggiore il numero dei passeggeri a bordo a causa degli esodi di massa estivi. Per quanto riguarda le ore della giornata il numero minore di incidenti si verifica in quelle notturne, ma anche qui c’e un risvolto assai meno positivo poiché è più alta la loro pericolosità. Le cause principali degli incidenti notturni sono la velocità eccessiva, la presenza di ostacoli o buche sulla carreggiata, l’uso di alcool o droghe e il sonno, mentre nelle ore diurne prevalgono manovre e sorpassi irregolari e gli incidenti con il coinvolgimento di pedoni. C’è poi il fatto che quelli del venerdì e del sabato costituiscono il 44,6% degli incidenti notturni ed in quei due giorni il numero dei morti sale addirittura al 46,1% del totale (i feriti al 47,1%). La tipologia di incidente più frequente è lo scontro frontale, seguita dal tamponamento. Per quanto riguarda i singoli veicoli, la fuoriuscita o sbandamento è la causa principale degli incidenti, mentre l’investimento di pedoni costituisce l’8% degli incidenti nei quali hanno perso la vita 723 persone nel 2006 e 21.503 sono rimaste ferite. Passando ai mezzi coinvolti nei sinistri, le autovetture rappresentano il 66,5% del totale, i veicoli a due ruote motorizzati ciclomotori e motocicli) il 21,4%. Il resto è costituito da veicoli per il trasporto merci e da biciclette. Ma dove avvengono questi incidenti? Per il 76,5% del totale sulle strade urbane, ed hanno causato il 72,7% dei feriti e il 44% dei morti. Sulle autostrade appena il 5,6% del totale degli incidenti, con il 6,8% dei feriti e il 10,4% dei morti. Il rimanente sulle strade extraurbane. Da ciò si deduce che l’indice di mortalità maggiore si registra proprio su queste ultime (6,1 decessi ogni 100 incidenti contro l’1,3 delle strade urbane e il 4,4 delle autostrade). Condividi