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di Andrea Della Sciucca L’Accademia delle Belle Arti di Perugia, intitolata alla memoria del grande maestro perugino Pietro Vannucci, rischia ancora una volta chiudere i battenti. Questo l’allarme lanciato nella mattinata di oggi 27 giugno da Alfredo De Poi, Presidente della storica fondazione attiva fin dal 1573. ”Anche se una prima trance di finanziamenti sono partiti da Palazzo dei Prori e un’altra è stata promessa per il settembre prossimo, può veramente tranquillizzarci questo stillicidio? – ha dichiarato De Poi, che ha poi continuato - perché mentre oggi posso dire con un po’ più di tranquillità di ieri che esiste il modo per andare avanti al breve periodo; non posso certamente affermare con la stessa fiducia che esiste un modo per arrivare alla fine dell’anno”. E la situazione rischia di precipitare dopo che il governo Berlusconi ha cancellato, per fare cassa, il contributo di 400 milioni che in favore dell’Accademia perugina era stato deciso dal precedente governo Prodi. La seconda Accademia per le arti nata in Italia si ritrova così ancora una volta in una situazione finanziaria estremamente critica a causa dellento esaurirsi dei fondi previsti dal Comune e dalla Provincia di Perugia e Regione Umbria. Il Presidente De Poi ha anche ricordato che da tempo l'Accademia di Perugia persegue - infruttuosamente - un dialogo con il Ministero per giungere alla statizzazione, che garantirebbe tranquillità gestionale e sicurezza per il futuro. “Mancano veramente fondi anche per garantire la regolare retribuzione al personale, figuriamoci per assicurare l’alta qualità, che da sempre ci contraddistingue, del nostro percorso formativo”. Condividi