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PERUGIA - “Fare dell’Umbria la prima regione d’Italia completamente cablata in ogni parte del suo territorio, eliminando del tutto il ‘divario digitale”. È quanto ha affermato la presidente della Regione Umbria, Maria Rita Lorenzetti, durante la cerimonia a Palazzo Donini in cui è stata siglata la lettera d’intenti tra Regione Umbria e “Ariadsl”, la società con sede in Umbria che, aggiudicataria della gara ministeriale, è l’unico operatore nazionale della tecnologia “Wimax”. All’incontro hanno preso parte il presidente e l’amministratore delegato di “Ariadsl”, Davidi Gilo, e l’assessore regionale alle Infrastrutture tecnologiche Lamberto Bottini. “Siamo davvero orgogliosi della firma di oggi – ha detto la presidente Lorenzetti - così come della scelta di Ariadsl di stabilire nella nostra regione la sua base operativa. Gli investimenti che saranno messi in campo consentiranno di fatto la totale copertura del territorio umbro, sia attraverso la rete digitale che quella ‘wimax’. Inoltre, questa collaborazione consentirà la realizzazione di una infrastruttura telematica che rappresenterà un ‘modello pilota’ per tutte le altre realtà regionali del Paese”. “Potremo così integrare e coordinare al meglio - ha proseguito la presidente della Regione - le azioni e gli investimenti pubblici e quelli privati allo scopo di ammodernare l’Umbria in uno dei settori chiave della società contemporanea: la comunicazione. A cominciare dai cittadini, fino al mondo delle imprese, tutti potranno contare su una efficiente e moderna infrastruttura di comunicazione, e questo da una parte metterà il singolo cittadino nella condizione di poter accedere e ricevere servizi, dall’altra parte consentirà all’intero sistema regionale della pubblica amministrazione, come dell’economia, di essere sempre più competitivo. La presidente Lorenzetti ha messo in evidenza come l’Umbria sia “una terra straordinariamente bella, affascinante per la sua qualità della vita, per l’ambiente, per l’antico patrimonio urbanistico, ma contemporaneamente vuol guardare al futuro, al mondo, all’innovazione. La capacità attrattiva dell’Umbria di questo tipo di investitori, infatti, si misura proprio su questo; sul giusto mix di una realtà ancora capace di offrire questa qualità della vita, e la disponibilità a investire in termini di risorse per determinare le migliori condizioni di operatività industriale”. “L’impegno che abbiamo assunto con questo importante accordo con la Regione Umbria, ‘terra natia’ di Ariadsl – ha detto il presidente Davidi Gilo, che ha siglato l’intesa insieme alla presidente Lorenzetti - è quello di garantire la copertura totale del territorio entro l’estate. Un impegno che estenderemo quanto prima alle altre regioni italiane: credo che l’Italia sia un Paese dove esistano ancora enormi potenzialità che giustificano l’interesse ad investire sul mercato italiano. Oggi l’Italia rappresenta il quarto mercato europeo dell’’ICT’ (Information and Communication Technology) con ottime previsioni di crescita negli anni a venire”. L’assessore regionale Bottini ha affermato che la firma odierna rappresenta “un esempio di investimenti per una innovazione concreta. Con questa partnership tra Regione e Ariadsl potremo definitivamente superare il ‘digital divide’ umbro, realizzando una infrastruttura via cavo e via satellite tra le più moderne ed efficienti in Italia. Stiamo facendo della nostra regione un laboratorio-modello di cui siamo davvero orgogliosi. E non va dimenticato – ha concluso - che questo progetto è tra quelli che abbiamo definito ‘caratterizzanti’ nel Patto per lo sviluppo e che vanta già una cospicua dote finanziaria, di oltre dieci milioni di euro, derivante dall’accordo di programma firmato in aprile con l’allora Ministro delle Comunicazioni”. Dell’attività di “Ariadsl” ha parlato l’amministratore delegato, Mario Citelli. “Siamo l’ unico operatore operatore nazionale – ha ricordato - che distribuirà servizi di accesso ad internet e di telefonia utilizzando la tecnologia ‘wimax’ senza fili. Siamo quindi impegnati nello sviluppo in tempi brevi di un piano industriale che coprirà la maggior parte del Paese, con particolare attenzione alle aree in ‘digital divide’. La nostra idea è che la qualità dell’offerta che saremo in grado di realizzare contribuirà in modo significativo alla crescita dell’intero settore ‘Tlc’ e ‘Ict’ italiano, migliorando la qualità della vita dei cittadini e lo sviluppo complessivo dell’economia, agendo come supporto delle attività personali e di business. Per questo abbiamo avviato una serie di tavoli di discussione con le Regioni e gli enti locali, proponendo il coordinamento degli investimenti in infrastrutture sul territorio in modo da integrare il contributo, tecnico ed economico, di Ariadsl nei progetti pubblici già definiti”. LA SCHEDA Con la lettera d’intenti siglata stamani a Palazzo Donini, Regione Umbria e Ariadsl si impegnano “a collaborare al fine di giungere a una rapida ed efficace copertura del territorio della regione, attraverso una rete a banda larga che permetta la fornitura di servizi innovativi di accesso, a tutta la popolazione umbra”. Il coordinamento delle iniziative “terrà conto e si avvarrà delle competenze e dei programmi della Centralcom”, la società interamente a capitale pubblico attraverso la quale la Regione Umbria sta già provvedendo alla realizzazione delle infrastrutture di rete. Con la lettera d’intenti si definisce “il modello di collaborazione”. Le parti riconoscono, tra l’altro, che “gli strumenti a disposizione di entrambi vanno integrati: Ariadsl si impegna, quindi, a realizzare la propria rete di accesso, con tecnologia ‘wimax’ seguendo anche le indicazioni della Regione per aree che non sono state inizialmente prese in considerazione nello sviluppo di mercato, ma che risultano invece socialmente significative nel quadro degli obiettivi individuati dal Piano Telematico Regionale”. La Regione “si impegna a orientare la propria azione, in particolare attraverso l’attività di Centralcom, al fine di favorire la realizzazione dell’infrastruttura abilitante necessaria per lo sviluppo della rete di accesso ‘wimax’. È prevista la definizione di accordi operativi che potranno coinvolgere, anche direttamente la società Centralcom ed eventuali altri soggetti interessati. L’intesa firmata oggi si inserisce tra le azioni che, da tempo, la Regione Umbria sta portando avanti per la realizzazione di una rete di cablaggio di notevole capacità e velocità, necessaria anche per il sostegno allo sviluppo dell’innovazione come priorità assoluta delle politiche europee indicate nella “Strategia di Lisbona-Göteborg”. Con diversi atti e documenti, sono stati integrate e messe a sistema le varie attività svolte nel campo della comunicazione elettronica, della infrastrutturazione territoriale a larga banda e nello sviluppo dei contenuti digitali per l’erogazione dei servizi sia alla pubblica amministrazione sia a cittadini e imprese. A tale proposito, nella seconda fase del Patto per lo Sviluppo, uno dei “progetti caratterizzanti a valenza trasversale” è quello relativo all’eliminazione del divario digitale dei territori dell’Umbria, che interessa attualmente il 15% della popolazione umbra. Dopo l’approvazione del Piano Telematico Regionale 2008-2010, il 5 maggio scorso, la Giunta Regionale ha promosso una serie di accordi e intese affinché, accanto alla copertura a larga banda del territorio regionale, si sviluppi un’offerta da parte degli operatori privati di servizi di connessione in grado di soddisfare il sempre più alto fabbisogno di telematica. In particolare, l’obiettivo principale è quello di incidere efficacemente sulla disponibilità di adeguate infrastrutture, quali sono le reti di trasporto e distribuzione ad elevata capacità in fibra ottica, e sul parallelo sviluppo di confronti e accordi con gli operatori delle telecomunicazioni, finalizzati a coordinare i piani di investimento e a colmare le attuali e future disomogeneità territoriali, oltre a valorizzare al meglio gli interventi pubblici in condizioni di trasparenza e di non perturbazione della concorrenza. In questa prospettiva si collocano gli investimenti avviati e gli accordi sottoscritti, o in via di definizione, che danno concreta attuazione agli indirizzi del Piano Telematico regionale. Tra questi, figurano gli investimenti diretti all’implementazione della rete pubblica regionale, finalizzati a fornire connessione ad alta capacità alle principali utenze pubbliche (Regione, Province, Comuni, sistema sanitario, Università, scuole, istituti di ricerca, e così via). A questo scopo, è stato siglato l’accordo tra Regione Umbria e Ministero della Comunicazione, firmato ad aprile, finalizzato ad abilitare e potenziare il servizio Adsl nei territori che attualmente ne sono privi o che presentano offerte dal basso profilo prestazionale. La Regione si occupa, inoltre, del coordinamento delle esperienze territoriali avviate dalle pubbliche amministrazioni, finalizzato a favorire l’inserimento nel contesto regionale di reti di accesso wireless caratterizzate da specificità locali. Condividi