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PERUGIA - Saranno processati per avere svolto attivita' di addestramento al terrorismo di matrice islamica l'ex imam della moschea di Ponte Felcino Mostapha El Korchie i suoi connazionali Mohamed El Jari e Driss Safika, arrestati dalla digos di Perugia. Lo ha deciso questa sera il gip di Perugia che ha rinviato a giudizio i tre. Stralciata invece la posizione del quarto marocchino coinvolto nell'inchiesta, Noreddine Oumaadane, latitante, per il quale sono stati rimessi gli atti al pubblico ministero. Il giudice ha infatti rilevato un problema tecnico legato all'internazionalizzazione del suo mandato di cattura essendo stato lo straniero espulso dall'Italia prima che fosse disposta a suo carico la misura cautelare. Il solo Korchi sara' processato anche per la ricettazione, di un fusto contenente alcune sostanze chimiche e di vari documenti d'identita', come chiesto dal pm Daniela Isaia. Il processo a carico dei tre marocchini comincera' il 19 settembre prossimo. Nell'udienza di oggi Korchi ha ribadito la correttezza del suo operato. Ha tra l'altro sottolineato di avere anche svolto attivita' sociali lecite e note a tutti. I difensori dell'imam, di El Jari e Safika - gli avvocati Luciano Ghirga, Wainer Burani, Fernanda Cherubini e Giovanni Corbucci - hanno chiesto per i loro assistiti la concessione degli arresti domiciliari e il giudice decidera' entro cinque giorni. Condividi