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di Franco Calistri L’8 ed il 9 dicembre a Roma, con gli stati generali della sinistra e degli ecologisti, ha preso avvio il processo di costruzione di un nuovo soggetto politico della sinistra e degli ecologisti: unitario, plurale e federativo. Questo processo ha anche un nome: la Sinistra e l’Arcobaleno, a significare l’incontro e la contaminazione tra la cultura classica della Sinistra, centrata sul lavoro, e la nuova cultura ambientalista e dello sviluppo sostenibile. Ma perché questo processo vada avanti, si rafforzi è necessaria una sua in nervatura a livello dei territori. Non è un caso che l’Assemblea romana, oltre ad una dichiarazione di intenti, ha votato anche un documento nel quale si indicano modalità e tappe per la costruzione della Sinistra e l’Arcobaleno nel paese. Si prevede di avviare una grande campagna di ascolto, di costituire nelle città comitati promotori, aperti ad associazioni, movimenti, donne e uomini singoli, case comuni e laboratori sociali, fissando per il 23 e 24 febbraio due giornate generali di assemblee popolari in tutte le città italiane In Umbria, su questo terreno, partiamo avvantaggiati. Fin dal luglio scorso si è dato vita al tavolo regionale della Sinistra, che oltre le quattro forze politiche nazionali (Sinistra Democratica, federazione dei Verdi, Comunisti Italiani e Rifondazione Comunista) vede anche la partecipazioni di associazioni come Uniti a Sinistra e l’ARS. Analoghe iniziative sono state attivate a livello provinciale, mentre in quasi tutti principali comuni dell’Umbria si sta procedendo alla costituzione di patti di consultazione, coordinamenti e gruppi comuni tra i rappresentanti della Sinistra. Sempre a livello regionale sono stati attivati gruppi di lavoro (cantieri tematici) e l’obiettivo è quello di giungere alla realizzazione di una Conferenza programmatica della Sinistra umbra. Impegni da tutti sottoscritti. In questo contesto, nel momento in cui si tratta di cogliere i frutti di un lavoro paziente ed accorto portato avanti in questi mesi da tutta la Sinistra umbra (o meglio, per usare la nuova immagine, dalla Sinistra e l’Arcobaleno umbro), ci paiono non comprensibili alcuni timori avanzati da una delle componenti del tavolo, quella dei Comunisti Italiani, che prendendo spunto dal dibattito appena avviato sulla legge elettorale nazionale e quello, non ancora avviato, su quella regionale chiedono una sospensione delle attività unitarie dalla Sinistra e l’Arcobaleno umbro. Per quanto riguarda la legge elettorale nazionale, la possibilità di influire da parte dell’Umbria e della Sinistra e l’arcobaleno umbro sia assai limitata e comunque, stando almeno a notizie di stampa, tutte, e sottolineo tutte, le forze della Sinistra e l’Arcobaleni, hanno espresso forti perplessità sull’unica proposta fino ad oggi depositata, nero su bianco, la bozza Bianco presenta al Senato. Per quanto riguarda la legge elettorale regionale il confronto è ancora tutto da avviare e ci auguriamo che la Sinistra e l’arcobaleno si presentino a questo confronto con le altre forze politiche, a partire dal Partito Democratico, con una proposta unitaria, da costruire nei prossimi mesi. Condividi