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PETRUGIA - Direttivo unitario provinciale di Cgil, Cisl e Uil: questa mattina, venerdì 13 giugno, al Centro fieristico di Bastia Umbra si è riunito il sindacato confederale per fare il punto sulle priorità nel Paese e nella Provincia. “Difendere ed incrementare il potere d’acquisto di reddito da lavoro dipendente e pensioni”. A dichiararlo i segretari provinciali Mario Bravi (Cgil), Ulderico Sbarra (Cisl) e il segretario generale regionale Roberto Silvestri (Uil). Nel direttivo provinciale unitario è stata sottolineata l’importanza degli strumenti che sono stati messi in campo per affrontare la questione che ormai da tempo vede sia i salari che le pensioni della nostra regione al di sotto della media nazionale, oltre che in coda alla graduatoria europea. Il primo strumento, costituito dal mondo sindacale, è il documento unitario nazionale Cgil, Cisl e Uil, approvato il 12 marzo scorso: questo stabilisce un livello nazionale di contrattazione che mantiene la sua forza e centralità. C’è poi un secondo livello aziendale e territoriale di contrattazione che dovrà dar luogo ad un incremento effettivo delle retribuzioni attraverso piattaforme che dovranno essere presentate. Con il dato di 188 mila lavoratori impiegati nei settori dell’industria, dell’artigianato, dell’agricoltura, del commercio e del terziario, ben il 54 per cento di questi lavoratori si trova a operare in realtà produttive al di sotto dei 10 addetti., da ciò si evince ancora una volta –hanno sottolineato Cgil, Cisl e Uil- l’importanza di una riforma dei livelli contrattuali e dell’estensione della contrattazione, che deve aderire perfettamente alla nostra realtà”. Il sindacato, a questo punto, ha invocato penalità nel caso di scadenze non rispettate dal mondo datoriale, come l’incresciosa questione del contratto del commercio non rinnovato ormai da 19 mesi. Altro punto centrale dell’incontro di questa mattina, la contrattazione sociale. “Questo strumento –hanno sottolineato Bravi, Sbarra e Silvestri- è legato fortemente all’iniziativa che abbiamo svolto nei confronti dei comuni e degli enti pubblici per contenere prezzi e tariffe e per migliorare la qualità dei servizi erogati”. Sono 25 gli accordi che il sindacato ha sancito con i più importanti comuni della provincia di Perugia. Oltre al merito, di primaria rilevanza la partecipazione democratica: questo in un momento in cui c’è una pericolosa riduzione dei livelli di partecipazione. Tutto questo in un ottica di impegno a rafforzare l’unità di azione di Cgil, Cisl e Uil provinciale per potenziare l’iniziativa sul reddito dei lavoratori e di pensionati e per ridare centralità vera a lavoro e pensioni. Ad essere ribadita l’inaccettabilità alla contrattazione individuale: questa la risposta di Cgil, Cisl e Uil di Perugia alla proposta della dottoressa Guidi. L’orario di lavoro, in conclusione, non dovrà superare 48 ore, a rimetterci sarebbe la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro: il sindacato europeo si dovrà impegnare in questa battaglia. Condividi