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la redazione Le defezioni, arrivate in busta bianca soltanto questa mattina, del Pdci alla prima riunione della Sinistra-L'arcobaleno dalla sua nascita, hanno suscitato una immediata risposta da parte di Rifondazione comunista e della Sinistra Democratica (che pubblicheremo di seguito). Risposte di grande responsabilità soprattutto perchè ancora una volta si conferma la volontà di andare avanti, di superare le difficoltà e di riproporre, anche a costo di non essere ascoltati, il processo storico, sociale e culturale della Sinistra Unita ai fini di una maggiore rappresentazione delle politiche sul lavoro e del corretto utilizzo dell'ambiente. Prese di posizione dure nei contenuti, ma aperte ad un ulteriore dialogo con gli "strappisti". In primo piano anche la questione elettorale regionale e nazionale. Pubblichiamo l'intervento del segretario regionale di Rifondazione Comunista Stefano Vinti: E' importante perchè i soggetti promotori vogliono costituire un soggetto politico unitario e plurale della sinistra fuori da logiche di nicchia e di indentita statiche, di mero calcolo elettorale. Un percorso certo non facile, non certo privo di limiti, difetti e differenze visibili. Ma è davvero la sola chanse che abbiamo di fronte, cioè garantire un'area, un perimetro, una disponibilità, dentro le quali parlare, rispondersi, cercare di costruire una piattaforma che conti sul piano delle idee, sul piano sociale e sul piano istituzionale. L'8 e il 9 dicembre, agli stati generali, è stata una partenza, senza di essa saremmo tutti condannati alla minorità, non all'essere una minoranza, ma una minoranza che non incide, non trasforma, che al massimo può testimoniare. Ci ribelliamo a questo destino che non può essere cinico e baro. Dipenderà dalla volontà di superare, posizioni di rendita personale, nicche autoreferenziali, soddisfazioni personali, figlie della crisi verticale della politica e della mancanza di relazioni forti con i soggetti sociali di riferimento, i lavoratori, i precari, i pensionati, le vittime di questa globalizzazione capitalista. Perciò rivalorizzare il lavoro, difendere e riqualificare l'ambiente, sono due assi principali anche in Umbria dove dobbiamo e possiamo ragionare, così come articolare a livello regionale La Carta d'Intenti comunemente sottoscritta a Roma. Il tavolo de La Sinistra-L'arcobaleno dell'Umbria deve dare seguito agli impegni già sottoscritti il 12 luglio quando decidemmo unitariamente di arrivare ad una conferenza programmatica regionale sull'Umbria. Un percorso che va accellerato. L'onere del percorso unitario se lo assumeranno quelle forze politiche e le associazioni del Tavolo che lo riterranno opportuno. Per quanto riguarda Rifondazione dell'Umbria questo avviato è un percorso ineluttabile. La Sinistra-L'arcobaleno non si può che fare con chi la vuol fare veramente. La segreteria regionale dei Comunisti italiani dell'Umbria ci fa sapere che diserterà il tavolo perchè Rifondazione Comunista non avrebbe chiarito la propria posizione rispetto alla bozza di legge elettorale nazionale. Una motivazione che ha semplicemente dell'incredibile. Assume più il sapore di un pretesto, tra l'altro inviato per lettera, che di una motivazione politica reale. Rifondazione Comunista attraverso i suoi massimi esponenti nazionali giudica la bozza proprosta inaccettabile, perchè è un sistema elettorale che avvantaggia solo il Pd e Forza Italia e non ha niente a che fare con il sistema tedesco che è proporzionale. Se invece la posizione del Pdci allude alle legge elettorale regionale c'è da rimanere ancora di più sbalorditi. Infatti, Rifondazione comunista sono mesi che sollecita una discussione sul merito in sede di maggioranza alla riunione dell'Umbria, invitando gli altri gruppi ad avanzare proposte e allo stesso modo, coerentemente, è stato chiesto alle forze politiche del Tavola della Sinistra. Dovremmo chiarire cosa e rispetto a che cosa se ad oggi non c'è il motivo reale del contendere? Quali sarebbero le proproste in campo dei Comunisti Italiani? Rifondazione comunista non sfugge al confronto politico, è disposta a confrontarsi con chiunque ne abbia la reale volontà. Ma a nessuno può essere concesso di porre veti ad un processo che va ben oltre l'immediatezza e che assume i caratteri storici. Non ci spaventano gli stop-and-go di un processo difficile. Tutte le difficoltà e le incomprensioni se non sollevate in maniera strumentale, possono essere affrontate. Una cosa è certa rifondazione andrà avanti nella costruzione della Sinistra-L'arcobaleno perchè sono i popoli della sinistra a chiederci questo processo unitario, sociale e politico". Condividi