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PERUGIA - La manifestazione è stata promossa da Legambiente assieme a tantissime altre associazioni democratiche come Acli, Arci, CGIL, CISL, UIL, Libera, Tavola della pace, WWF, Greenpeace e tante altre, per rivendicare i diritti ecologici-ambientali minacciati dal surriscaldamento del pianeta, provocato dalle troppe emissioni di gas serra che dipendono, in massima parte, da come produciamo e consumiamo l'energia per le nostre industrie, per le nostre case, per le nostre automobili. Assieme ai diritti ecologici-ambientali le associazioni porteranno in piazza tutti gli altri diritti, ad essi strettamente legati, ed egualmente disattesi o minacciati: diritti economico-sindacali, sociali, umani, civili e politici. Legambiente Umbria, in particolare, porta in piazza la preoccupazione, che avverte diffusa tra i cittadini della nostra regione, per il decisionismo sempre più diffuso nella classe politica e che comincia a contagiare col suo conformismo fasce importanti di opinione pubblica. Un decisionismo ed un conformismo che rischiano di cancellare quella cittadinanza attiva e quella democrazia partecipata, faticosamente e caparbiamente conquistate dai cittadini, dalle loro associazioni e comitati; cittadini che quando sentono messe in discussione la propria salute e la salute e la qualità dell'ambiente in cui vivono non si accontentano più di votare ogni tot di anni ma rivendicano il diritto (costituzionale) ad essere informati, ad essere ascoltati, a concorrere alle decisioni. Infine, le cronache politiche di questi giorni ci costringono a metterci, di nuovo, in marcia per l'energia pulita e rinnovabile contro la "truffa" nucleare e le sue pericolosissime scorie che inquinano per migliaia e migliaia di anni; per opere pubbliche veramente necessarie come la messa in sicurezza del nostro territorio dal rischio idrogeologico e contro l'inutile ponte sullo stretto di Messina; per nuovi treni per i pendolari e per togliere le merci dalle nostre strade e autostrade e contro un progetto di alta velocità che potrebbe essere realizzato in maniera più economica, razionale e rispettosa dell'ambiente come hanno dimostrato le contro proposte del movimento anti-TAV; per una corretta gestione dei rifiuti che cerchi di ridurli e di riciclarli il più possibile per rendere sempre più inutile il pericoloso ricorso a discariche ed inceneritori e serva a contrastare realmente i sotterramenti ed i fuochi di tutte le ecomafie che avvelenano i territori e i cittadini che ci vivono sopra; cittadini che hanno bisogno di una democratica lotta di liberazione (come lo fu la Resistenza) dalla criminalità e non dell'esercito; per una agricoltura di qualità, biologica, che si ponga l'obiettivo di bandire i veleni chimici dai nostri campi e dalle nostre tavole e contro gli OGM (organismi geneticamente modificati) prodotti da quelle stesse multinazionali che affamano i contadini di tutti i sud del mondo privandoli dei semi selezionati con la fatica e l'intelligenza di centinaia di anni di lavoro durissimo e dignitoso. OGM che non garantiranno mai e poi mai più cibo per tutti e portano solo giganteschi profitti per chi li produce e li impone a governi e popoli, alla faccia della sicurezza e della sovranità alimentare, della fame e della povertà. Sono questi i motivi che porteranno anche una rappresentanza umbra, all'appuntamento di sabato 7 giugno, alle 15.00 in piazza San Babila a Milano, per dare vita insieme ad una alleanza per il clima, per il nostro futuro. Condividi