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CITTA’ DI CASTELLO - Grande risposta di famiglie e cittadini in Piazza Gabriotti per partecipare alla Festa della Repubblica, promossa da ormai sette anni a Città di Castello su iniziativa dell’Amministrazione comunale e del Rotary Club, con il contributo imprescindibile dei Vigili del Fuoco, che hanno vestito del Tricolore la torre civica. Quest’anno la coreografia è stata modificata e la fascia è stata sostituita da un lunghissimo drappo verde bianco e rosso che è stato liberato grazie alla discesa acrobatica dei vigili del fuoco lungo la facciata del monumento. Un momento suggestivo accompagnato dall’Inno di Mameli, eseguito dalla banda comunale, e dagli applausi dei tanti presenti, tra i quali anche Nicola Miriano, capo della Procura generale di Perugia, che è tornato a Città di Castello, dopo aver presenziato alla prima edizione della festa. “Anche se da un sondaggio è emerso che pochi italiani conoscono il significato del due giugno” ha detto Filippo Corsi, a nome del Rotary Club e sostituendo il presidente Lorenzo Medici, assente per motivi di lavoro, “nel nostro territorio il valore di questa data è ben conosciuto, come testimonia la partecipazione di stasera e la presenza di tanti bambini. È importante far conoscere soprattutto a loro che grande progresso democratico fu la scelta della Repubblica da parte degli italiani nel 1946, perché quella scelta segnò il passaggio dalla dittatura alla libertà. Ormai quasi nessuno si ricorda del ‘regno sabaudo’, se non in qualche locuzione rimasta nella memoria degli anziani. Eppure il referendum istituzionale fu uno spartiacque in termini di diritti del singolo e di democrazia nella forma di governo: per questo è importante festeggiare la Repubblica e la nostra identità nazionale”. “Città di Castello ha consolidato l’appuntamento con il due giugno perché da tempo onora la Repubblica, e con essa i valori democratici che la fondano, attraverso questa semplice e toccante cerimonia, in cui a fianco del Comune si pongono le associazioni e i cittadini, sottolineando la condivisione di ideali e di sentire verso lo spirito del nostro Paese e delle sue istituzioni”: queste le parole del sindaco Fernanda Cecchini, che ha citato il discorso inviato ai prefetti dal presidente Giorgio Napolitano per ribadire che “laddove vi siano cedimenti o pericoli rispetto alla tenuta sociale del Paese è necessario intervenire rinsaldando i legami di solidarietà e di autorevolezza dello Stato, seguendo i principi della Costituzione e della democrazia. Città di Castello ha onorato questi valori anche nel corso della manifestazione di consegna delle onorificenze di Cavaliere del Lavoro che si è svolta a Perugia e che ha interessato diversi nostri concittadini: Salvatore Catarino, sottoufficiale dei Carabinieri, Eliana Pirazzoli, decana dei giornalisti tifernati, Paolo Ferri, ispettore capo della Polizia Stradale, Pierluigi Bettoni, maresciallo della Guardia di Finanza. Quanto al riconoscimento che la città ha avuto con la nomina del sindaco a vicepresidente della commissione ‘Sviluppo sostenibile’ del Consiglio europeo, è indubbiamente un risultato importante che riconosce al territorio rappresentanza su uno scenario ampio e protagonismo rispetto ai temi emergenti del dibattito internazionale”. La festa della Repubblica è proseguita con il consueto brindisi e si è chiusa con il tradizionale spettacolo pirotecnico. Condividi