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di Daniele Cibruscola UMBERTIDE - Dopo la rabbia espressa nei giorni scorsi per ciò che è accaduto alla ThyssenKrupp di Torino (la sede centrale in Italia è quella di Terni), Silvano Menichetti - del Circolo E. Berlinguer Prc Umbertide - è tornato oggi a parlare di Acciaierie. Già, perchè la mala gestione operata in questi anni da ThyssenKrupp, dai sindacati e dalle Istituzioni (nazionali e locali in egual misura), non si è limitata alla sola amministrazione della sicurezza dei lavoratori. In-sicurezza e pessime strategie aziendali sono infatti andate di pari passo. "E’ del tutto esemplare a questo proposito - fa presente Menichetti - che non si sia riusciti a salvare la produzione di punta dell’azienda, cioè quella del lamierino magnetico, coperta tra l’altro da un brevetto italiano. Quel prodotto era l’avvenire; tanto è che mentre la produzione è rimasta in Europa, noi rimaniamo con i rami secchi esposti alla concorrenza cinese (...). Perché crediamo - prosegue - che molti dei mali di questo paese dipendano proprio dall’insipienza e/o dal dolo di certa classe imprenditoriale (nazionale e locale) e di certa classe politica che sa solo riempirsi la bocca di innovazione, ma alla prova dei fatti dimostra di non saperla praticare". I lavoratori ThyssenKrupp quindi, quando non perdono la vita rischiano comunque di perdere il lavoro. Ma questo stato di cose nel nostro Paese è generalizzato e diffuso. "Vogliamo ricordare - conclude Menichetti - che oltre il brevetto del lamierino magnetico l’Italia si è venduta (Magneti Marelli gruppo Fiat) il brevetto sul diesel di nuova generazione (jtd), è uscita dal mondo dei computer dopo aver realizzato con Olivetti il primo pc e non è mai entrata nella produzione dei telefonini pur essendo noi italiani grandi utilizzatori dei medesimi". Condividi