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CITTA’ DI CASTELLO - Le ultime classi degli istituti superiori di Città di Castello hanno partecipato alla consegna simbolica della Costituzione da parte dell’Amministrazione comunale ai ragazzi maggiorenni e che si apprestano a sostenere l’esame di maturità. “Avevamo intenzione di coinvolgere le giovani generazioni in un momento dedicato alla Carta fondativa della nostra democrazia” ha detto l’assessore alle Politiche culturali Rossella Cestini, sottolineando “come l’iniziativa sia stata sposata anche dal consiglio comunale con un suo autonomo pronunciamento. È una sorta di passaggio del testimone agli adulti di domani, perché custodiscano e rispettino i principi contenuti nella Costituzione, che a sessanta anni di distanza, mantengono intatto il loro valore e la loro attualità”. La cerimonia, che si è svolta presso l’Auditorium di Sant’Antonio, è stata preceduta dall’intervento di Alberto Stramaccioni, docente di Storia Contemporanea all’Università per Stranieri di Perugia e da Maurizio Oliviero, docente di Diritto Costituzionale presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’ateneo perugino. “La Costituzione italiana ha un elemento di originalità rispetto ad altri documenti simili, vigenti negli altri paesi: l’equilibrio dei poteri” ha detto Alberto Stramaccioni, ripercorrendo nel suo intervento il clima politico-culturale della fase costituente, “un bilanciamento che consente, mantenendo ciascuno la sua autonomia, un controllo incrociato tra sfera esecutiva, legislativa e giudiziaria. Una cautela che i padri costituenti sentirono come necessaria per evitare che una delle prerogative dello Stato soprafacesse le altre, stravolgendo le istituzioni e i meccanismi democratici. L’Italia, quando scelse la repubblica e poi elaborò la Costituzione, era reduce da venti anni di Fascismo, una dittatura che aveva calpestato non solo il Parlamento ma anche i diritti civili e politici del singolo”. “Ai ragazzi la Costituzione parla in primo luogo se provano a lasciarla parlare, ascoltando non l’elencazione noiosa di norme, ma il profondo significato umano e politico dei primi dodici articoli, che ne riassumono lo spirito e la filosofia” ha dichiarato Maurizio Oliviero, ricordando che “la Costituzione è il punto finale di una storia straordinaria scritta oltre mezzo secolo fa, grazie ai sacrifici dei nostri antenati e di tanti giovani come voi che hanno scelto di rischiare la vita e di combattere per garantire a noi una società libera e democratica. Inoltre la Costituzione non può dirsi compiuta; rappresenta anche oggi una grande aspirazione per il futuro e le giovani generazioni dovrebbero scoprire il senso in termini di riappropriazione politica, evitando di cadere nel facile qualunquismo di chi vuole che la politica possa essere sostituita con qualsiasi altra cosa. In una democrazia è infatti la politica l’unica strada per lo sviluppo”. Condividi