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PERUGIA - I sindacati di categoria sono determinati ed avvertono: se non verrà riconvocato entro dicembre il tavolo tecnico istituito presso la Prefettura di Perugia per monitorare il settore della vigilanza privata ci vedremo costretti a manifestare pubblicamente il nostro dissenso. In un comunicato a firma dei tre segretari di categoria (Ivo Banella per la Filcams Cgil, Valerio Natili per la Fisascat Cisl e Naria Ermelinda Luchetti per la Uiltcus Uil), si fa presente che il 28 agosto scorso era stato sottoscritto un accordo con rappresentanti dell’AssVigilanza (Associazione nazionale istituti di vigilanza privata) e dell’Univ (Unione nazionale istituti di vigilanza), per garantire la sicurezza dei lavoratori occupati e la regolarità del servizio, nel rispetto dell’andamento del mercato. Questi obiettivi, affermano i tre segretari, si sarebbero dovuti realizzare nel rispetto delle tariffe minime decretate dal Prefetto per l’affidamento dei servizi, escludendo perciò la possibilità di ricorrere al massimo ribasso e nel rispetto dei parametri previsti dalla legge. “Purtroppo –denunciano- a tutt’oggi dobbiamo constatare che in questo settore nulla è cambiato: i vari istituti di vigilanza continuano a farsi concorrenza con il ribasso dei prezzi e la Prefettura di Perugia, nonostante le nostra richiesta, persiste nel non riconvocare il tavolo di confronto”. Così anche di recente un importante Comune della nostra provincia ed un ente di rilevanza nazionale hanno affidato i loro servizi di vigilanza applicando proprio il criterio del massimo ribasso, ovvero applicando parametri economici al di sotto dei valori fissati dalle tabelle prefettizie. La conseguenza di ciò e che i lavoratori del settore sono costretti assai di frequente ad operare al di fuori delle normative previste che dovrebbero tutelarli dal punto di vista della sicurezza. Ciò anche perché alle guardie giurate viene chiesto di svolgere compiti di ausilio alle forze dell’ordine e che sempre più la carenza di sicurezza è un problema anche per l’Umbria. Da qui la sollecitazione di una maggiore attenzione nei confronti degli operatori di questo settore e dei loro dipendenti, prima che, com’è accaduto per altre categorie, tali inadempienze non vengano pagate con la vita dei lavoratori. Condividi