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FOLIGNO – Un progetto che indaga il rapporto tra l’essere umano e l’universo con protagoniste le parole dell’astronoma Margherita Hack e le melodie tradizionali, dedicate a questa tematica, cantate da Ginevra Di Marco. Anche in questa occasione, durante il nuovo appuntamento di “Canti e Discanti”, la musica sarà sempre la protagonista indiscussa, anche quando verrà affiancata in modo suggestivo alla scienza. Il Foligno world Festival, in collaborazione con il Laboratorio di Scienze Sperimentali di Foligno, presenterà infatti, giovedì 22 luglio alle ore 21.30 presso il cortile di Palazzo Trinci, uno spettacolo originale e in prima assoluta per l’Umbria. “L’anima della terra (vista dalle stelle)” vede l’incontro tra una delle scienziate più importanti e una delle voci femminili più acclamate in Italia: l’astronoma Hack e la cantante Di Marco, avranno così l'occasione per scoprire con letture e canzoni, in un mix fatto di parole e note, l’universo stellato, con riflessioni che diventeranno anche strumenti per capire tematiche sociali terrene quali immigrazione/emigrazione, nuove energie, globalizzazione, lavoro, corruzione (per citarne solo alcune), attraverso un ideale viaggio nella terra. Tra musica e scienza, le canzoni dalla Bretagna, Cuba, Macedonia, Albania e Italia, verranno proposte nel suggestivo scenario di Palazzo Trinci dalla voce narrante della celebre astronoma Hack e dal canto unico della Di Marco (la ricordiamo come la voce femminile accanto a Giovanni Lindo Ferretti degli ormai sciolti PGR e come cantante insignita nel 2009 della prestigiosa Targa Tenco), accompagnate da un trio capitanato da Francesco Magnelli (tastiere), con Andrea Salvadori (chitarra e tzouras) e Luca Ragazzo (batteria). Questa produzione, che vede la direzione artistica proprio di Francesco Magnelli e la collaborazione dello scrittore Marco Vichi, indaga alcune tematiche sociali scottanti e lo fa secondo il punto di vista delle due “stelle”, con la Hack e la Di Marco, appunto, impegnate in un percorso di rinascita spirituale e di speranza contro i soprusi e le debolezze umane. La Di Marco interpreterà alcune tra le melodie popolari più belle inerenti a queste tematiche: brani densi di significati, valori e storia. La Hack alternerà alle canzoni testi di approfondimento, puntualizzando ed espandendo i concetti con la forza delle parole e dall’alto della sua esperienza e del suo carisma. Marco Vichi, invece, sarà l’anello di congiunzione, la voce itinerante tra Ginevra e Margherita, in contraltare poetico con le due protagoniste. Sul palco, con la scenografia curata dallo scultore Alessandro Marzetti, alcuni orologi scandiranno un tempo musicale ed un tempo umano, sentimentale, figurativo: un orologio simboleggerà il tempo che avanza mettendo in luce i problemi che l'uomo ha creato; un altro rappresenterà il suono della terra, la sua pancia la sua anima; un altro la tradizione, le parole dei nostri avi, il susseguirsi della vita umana, e sarà quest’ultimo a scandire i passaggi tra le tematiche. Dopo questo spettacolo con la Hack e la Di Marco saranno ancora due gli appuntamenti in cartellone per il Festival folignate. Molto atteso è il concerto, ad ingresso gratuito, del cantastorie e “stornellatore” romano Alessandro Mannarino (26 luglio, Largo Carducci di piazza della Repubblica a Foligno) e tanta curiosità c’è anche per “Alti Piani Sonori”, un progetto targato “Canti e Discanti” che metterà insieme il cantautore Massimo Liberatori, i Cantori del Miserere di Colfiorito e la Banda di Annifo (28 luglio, Basilica di Plestia, piana di Colfiorito). Prosegue intanto anche al Ciac di Foligno (fino al 9 settembre) uno dei progetti che stanno caratterizzando la nona edizione della manifestazione folignate, ovvero la tanto apprezzata, da pubblico e critica, doppia ed inedita mostra fotografica di Vanessa Winship e di George Georgiou intitolata “Turchia, identità attraverso un Est ed Ovest in crisi”. Per info: www.cantiediscanti.net info@cantiediscanti.it Condividi