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Con una lettera indirizzata al Presidente del Consiglio comunale, e per conoscdenza a Prefetto e Corte dei Conti, i consiglieri comunali Gianluca Schippa (PRC),- Tiziano Uccellini e Simonetta Benedetti (PD), Stefano Frascarelli e Enzo Proietti (IDV), hanno chiesto la cnvocazione straordinaria del Consiglio comunale ai sensi dell'art.12, comma 1, del Regolamento sul funzionamento del Consiglio Comunale per chiedere le dimissioni del Sindaco e della Giunta Comunale indagati dalla Procura di Perugia e la costituzione dell'amministrazione come parte civile. Questo il testo della missiva: Egregio Presidente, i sottoscritti consiglieri comunali ormai da tempo apprendono notizie ed informazioni che riguardano l'amministrazione comunale, e la sua gestione, soltanto attraverso i giornali che informno delle beghe giudiziarie, dei ricorsi al TAR, degli accordi presi con altri Enti o altri Comuni, dell'attivazione di convenzioni ed accordi di competenza del Consiglio comunale che in molti casi contrastano anche con le decisioni già prese dal Consiglio Comunale. Le ultime notizie date dalla stampa riguardano il Sindaco, il Vicesindaco e tutta la Giunta comunale, insieme agli amministratori della CODEP e altri allevatori, indagati per vari reati contro la pubblica amministrazione. Questa citata è una delle ultime vicende, forse neppure la più grave, su cui forse sarà necessario attendere la chiusa dell'indagine e l'eventuale processo. Abbiamo detto che la situazione sopra citata forse non è la situazione più grave visto che la Giunta municipale si ostina e ritarda a dare le risposte e la documentazione da tempo richiesta da alcuni consiglieri comunali. La vicenda riportata dai giornali, come detto, forse non è neppure la più grave perché ad esempio non si capisce come abbia potuto l'amministrazione comunale affidare i lavori di messa in sicurezza dell'impianto di depurazione zootecnico che risulta essere ancora sotto sequestro e soprattutto come l'amministrazione comunale abbia potuto configurarsi stazione appaltante e affidare i lavori nel momento in cui l'impianto non è stato ancora riconsegnato dalla Regione al Comune. Inoltre sono anche incomprensibili e inconcepibili i presupposti giuridici che il Comune possa aver richiamato per poter intervenire come stazione appaltante visto che, come peraltro denunciato in varie occasioni e in precedenti Consigli comunali dal vicesindaco ed assessore all'ambiente, i terreni su cui insistono gli impianti oggetto dei lavori di messa in sicurezza sono tornati nella disponibilità del proprietario originario visto che la Regione non ha mai definito le procedure di esproprio a suo tempo avviate in occasione dell'ampliamento del 1996. Inoltre la gravità della situazione si caratterizza anche dalle inadempienze e dai ritardi ingiustificati accumulati dalla Giunta municipale che, disattendendo le delibere del Consiglio comunale, delibere assunte peraltro con il voto della maggioranza, non ha ancora provveduto ad adempiere ailavori per il risanamento della laguna, non ha ancora provveduto ad effettuare le analisi chimiche dei reflui per avviare il risanamento della laguna esistente, sostituendosi ai proprietari, cioè la CODEP, provvedendo anche ad intraprendere le conseguenti azioni giuridiche necessarie per recuperare le somme utili ad effettuare i lavori di risanamento della laguna e dei danni emersi. Questo nel rispetto della ormai consolidata norma comunitaria che prevede che i danni debbano essere pagati da chi li ha provocati e non dalla collettività che in questo caso ha anche pagato l'impianto di depurazione. La gravità della situazione poi è anche determinata dall'azione giudiziaria intentata dalla CODEP nei confronti del comune di Bettona per ottenere il risarcimento dei danni per ben 8,4 milioni di euro per comportamenti giudicati non idonei e illegittimi e che sono specificati nell'atto di citazione. Per la cronaca va detto che anche su questa è calato il silenzio assoluto. Nessuno si è assolutamente preoccupato di portare tale problema a conoscenza del Consiglio comunale e quindi dei consiglieri comunali che, continuando ad ignorare i problemi che gravano sulla amministrazione comunale, potrebbero alla fine ritrovarsi ad essere chiamati a pagare gli ingenti danni provocati alle casse dell'Ente per aver perseverato ad avallare senza alcuna critica ed osservazione tutte le proposte avanzate dalla Giunta municipale. Che dire poi sul servizio che riguarda i vigili urbani che doveva essere realizzato in collaborazione con il comune di Torgiano. Il Consiglio comunale si era pronunciato in tal senso approvando anche la relativa convenzione da stipulare. Questa vicenda, da una parte dimostra l'incapacità di una Giunta che non sa realizzare neppure quanto propone, ma nello stesso tempo dimostra lo spregio che la Giunta comunale ha nei confronti del Consiglio comunale visto che in assenza di una revoca della deliberazione, e della conseguente approvazione di un nuovo provvedimento, ha comunque dato pubblicizzazione sulla stampa e in televisione di un accordo fatto con il Comune di Bastia Umbra che allo stato appare assolutamente illegittimo e privo di effetti. Questo sarebbe il rispetto delle regole che si voleva introdurre nella gestione amministrativa del Comune? Questo è il modo di amministrare nell'interesse della popolazione? Sta di fatto che la Giunta municipale sta agendo in maniera tale da mettere in seria difficoltà la gestione economica del nostro Comune che proprio nei giorni scorsi ha ricevuto la bandiera per essere uno dei “Borghi più belli d'Italia”. Sono mesi invece che Bettona anziché essere nota per le sue bellezze architettoniche, ambientali e monumentali è solo conosciuta per i disastri ambientali e per lo scarico di liquami nei fiumi e nei torrenti. Forse qualcuno potrebbe essere chiamato a pagare anche un danno all'immagine. Un ultima vicenda riguarda l'accordo fatto con altri comuni, con quello di Torgiano in testa, per accedere ai fondi regionali del TAC2. Ma è forse una pretesa che il Consiglio comunale sia informato e che soprattutto sia chiamato a deliberare per le proprie competenze visto che si tratta di fare scelte che presuppongono necessariamente un impegno finanziario che compete al Consiglio comunale. Ci sarebbe molto altro da osservare sulla gestione e sulla conduzione amministrativa ma questi problemi verranno trattati con il Prefetto di Perugia a cui i gruppi di opposizione hanno avanzato una richiesta di incontro. Tornando invece al tema i sottoscritti Consiglieri, CHIEDONO la convocazione straordinaria del Consiglio comunale affinché la Giunta municipale illustri puntualmente: a) gli sviluppi inerenti la presa in consegna dell'impianto dalla Regione; b) lo stato di agibilità e di sicurezza dell'impianto comunale di depurazione zootecnica; c) i presupposti giuridici per cui il Comune di Bettona risulta essere la stazione appaltante per l'esecuzione dei lavori di messa in sicurezza dell'impianto che ancora risulta in carico alla Regione; d) i motivi per cui non sono stati iniziati i lavori di messa in sicurezza della laguna che dal 2007 è stata dichiarata fonte di un possibile disastro ambientale; e) i motivi per cui la CODEP non ha provveduto direttamente all'esecuzione dei lavori oggetto di ordinanze sindacali; f) perché la Giunta comunale non ha provveduto a sostituirsi agli inadempienti come prevede la legge; g) se sono state attivate le obbligatorie azioni di rivalsa nei confronti della CODEP e degli eventuali responsabili prima che la cooperativa venga eventualmente messa il liquidazione e con l'impossibilità poi di rivalsa nei confronti dei beni e del patrimonio sociale. Inoltre, stante la gravità della situazione, SI CHIEDE Se il Sindaco, il Vicesindaco e tutta la Giunta non ravvisino l'opportunità di dimettersi dagli incarichi di Giunta e da Consiglieri emulando con ciò quanto fatto dall'ex ministro Scaiola del governo Berlusconi che si è dimesso nonostante non risultasse fosse ancora indagato da alcuna Procura. Infine per quanto precedentemente rappresentato si propone che il Consiglio comunale approvi i seguenti punti: IL CONSIGLIO COMUNALE (1) invita il Sindaco, il Vicesindaco e tutta la Giunta Municipale a dimettersi dagli incarichi di Giunta e di Consiglio; (2) di costituirsi parte civile nel processo che ci sarà a seguito delle note vicende che riguardano la realizzazione della nuova laguna e le ordinanze e le deliberazioni assunte nelle circostanze contestate dalla Procura, così come già fatto dal Comune nel processo in corso per l'inquinamento causato dalla ditta SIMI con sede in località campagna. Per quanto concerne il primo punto è evidente che si tratta di scelte soggettive e che per il momento hanno soltanto risvolti politici. Evidentemente è un fatto di coscienza che riguarda i diretti interessati che dovrebbero prendere esempio, come detto, dall'ex ministro Scaiola che si è dimesso appunto da Ministro della Repubblica. Mentre per le opposizioni la vicenda riguarda un problema che sarà portato all'attenzione del Prefetto di Perugia. Per quanto riguarda il secondo punto, di cui si propone l'approvazione, si evidenzia che si tratta di un atto dovuto da parte del Consiglio comunale che deve obbligatoriamente preoccuparsi di tutelare gli interessi dell'Ente da eventuali danni provocati da terzi. Tale provvedimento che avrebbe dovuto già assumere la Giunta, come fatto in altri casi, si ritiene che debba essere assunto all'unanimità ricomprendendo quindi anche il voto degli amministratori indagati che con tale gesto potrebbero cogliere l'occasione di dimostrare di ritenersi non responsabili di quanto successo. Dovrebbe essere per l'appunto la maggioranza a sollecitare un'approvazione unanime da parte del Consiglio Comunale facendo si di escludere i Consiglieri comunali da eventuali responsabilità soggettive per inadempienze dei propri doveri avendo adottato un atto di autotutela. Condividi