“Troppo rosa il governo di Zapatero”. E Berlusconi indigna la Spagna

“Troppo rosa il governo di Zapatero”. E Berlusconi indigna la Spagna di Isabella Rossi Non è ufficialmente ancora in carica e ha già causato un "incidente diplomatico". Sembra, infatti, che la sua recente "battuta" sull’alta quota di donne nel governo spagnolo abbia scaturito l’indignazione di Madrid. Decisa la replica di Elena Valenciano, segretaria per le relazioni internazionali del Partito socialista spagnolo, che ha reagito alla provocazione di Berlusconi, secondo il quale il Consiglio dei Ministri di Zapatero è “troppo rosa” e questo ostacolerà la sua direzione, affermando che anche in Italia ci sono abbastanza donne, sufficientemente qualificate, intelligenti e adatte all’incarico di Ministro o ad altri incarichi governativi. Più dura la Ministra delle Infrastrutture spagnola, Magdalena Alvarez, che ha definito i commenti di Berlusconi “assolutamente inappropriati” e un’ «un'offesa» per le donne ma anche per gli uomini. «Probabilmente (Berlusconi, ndr) non avrà mai questo problema, perché ci sono molte donne che non vorrebbero lavorare con un politico che pensa questo delle donne”, ha commentato la Alvarez, “in molte non andremmo mai in un governo il cui presidente fosse Berlusconi”. ”Battuta machista”, scrive anche El Pais, secondo il quale non basta a redimerla con la successiva analisi: «Le donne sono stupende in politica: individuano prima degli uomini le necessità reali della società, dei giovani, degli anziani, delle donne». Il Consiglio dei Ministri del rieletto Zapatero si è insediato lunedì scorso. Per la prima volta nella storia della Spagna fanno parte del governo più donne che uomini. Nove ministre contro otto colleghi di sesso maschile. Uno dei principali obbiettivi della legislatura sarà quello delle “pari opportunità fra uomini e donne” ha annunciato Zapatero segnalando l’istituzione del nuovo Ministero per le pari opportunità. Il Ministero verrà guidato dalla 31enne Bibiana Aido, la più giovane Ministra spagnola. Inoltre, per la prima volta nella storia, una donna al settimo mese di gravidanza è stata nominata a capo del Ministero della difesa.