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ROMA - A febbraio risultavano scaduti 40 contratti nazionali di lavoro, che interessano circa 6,6 milioni di dipendenti e rappresentano il 55,1% del monte retributivo totale. Lo comunica l'Istat sottolineando che alla fine dello stesso mese risultano in vigore 36 accordi, che regolano il trattamento economico e normativo di circa 5,6 milioni di lavoratori per un'incidenza in termini di monte retributivo pari al 44,9%. La quota di contratti nazionali vigenti sottende comunque situazioni molto differenziate a livello settoriale. La copertura è totale nel settore credito e assicurazioni e molto elevata nell'agricoltura (94,9%) e industria in senso stretto (84%). Un grado di copertura inferiore caratterizza i settori trasporti, comunicazioni e attività connesse (62,5%) e, soprattutto, commercio, pubblici esercizi e alberghi (22,8%) e servizi privati alle imprese e alle famiglie (21,6%). Per quanto riguarda la pubblica amministrazione, invece, nessuno dei contratti osservati dall'indagine è attualmente in vigore e pertanto la copertura risulta nulla. Con la fine di dicembre 2007 sono scaduti numerosi accordi, così che la quota dei contratti vigenti a marzo di quest'anno, ove non avvenissero rinnovi, sarebbe pari al 44,9%in termini di monte retributivo contrattuale. La copertura contrattuale scenderebbe al 40,8% da aprile per poi rimanere pressoché costante fino ad agosto (40%). Alla fine di agosto il peso dei contratti scaduti da oltre tre mesi risulterebbe pari al 59,2%, rispetto al 26,4% della fine di febbraio. Condividi