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di Giacomo Antonelli PANTALLA DI TODI - La situazione dei lavoratori è sempre più spesso argomento di cronaca e fornisce spunti continui sulle condizioni di impiego garantite loro dai datori di lavoro. Qualche giorno fa la tragedia di un operaio FIAT dello stabilimento di Melfi morto per essere caduto da un’impalcatura non perfettamente a norma. Il fatto, sia pure per regioni diverse, stava per ripetersi ieri nel cantiere del polo ospedaliero in costruzione, di Pantalla di Todi, quando un operaio ha deciso di arrampicarsi su di un apparecchio meccanico ad un’altezza elevata in segno di protesta per il mancato pagamento di alcune mensilità. I suoi colleghi hanno subito temuto il peggio ed hanno allertato immediatamente i Carabinieri ed i Vigili del Fuoco che hanno contribuito a convincere l’uomo, di 35 anni, che ciò che stava facendo non avrebbe risolto le sue problematiche. Pressato anche dai numerosi appelli dei suoi colleghi a non gettarsi nel vuoto, questi ha infine deciso di scendere dal macchinario sul quale si era arrampicato, con grande soddisfazione delle numerose persone accorse sul luogo. Una tranquillissima giornata lavorativa stava quindi per terminare nel peggiore dei modi ed è questo l’elemento che ci deve far riflettere. Se non verrà smentita la tesi dei mancati pagamenti degli stipendi al lavoratore, ci sarà da discutere approfonditamente sulle condizioni lavorative offertegli dal suo datore di lavoro. Condividi