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TERNI - L'ex sindaco di Terni Paolo Raffaelli e l'allora dirigente Bruno Semproni hanno ottenuto giustizia. Sono stati infatti prosciolti dalla Corte dei conti dell'Umbria per la vicenda legata alla lettera inviata ai cittadini sulla questione dei Boc. Lo hanno riferito al sindaco Leopoldo Di Girolamo che li ha ricevuti in visita di cortesia. Dopo che la magistratura contabile aveva sanzionato alcuni ex consiglieri comunali per tre delibere con le quali venivano finanziate tramite i buoni ordinari comunali opere ritenute non realizzabili attraverso tale strumento - e' detto in una nota del Comune -, l'ex sindaco Raffaelli aveva inviato nel luglio del 2008 una lettera aperta a tutti i cittadini ternani attraverso la quale informava sulle scelte adottate dall'amministrazione comunale, allegando l'elenco dettagliato delle numerose opere realizzate attraverso l'emissione dei Boc. Nella lettera si ricordava, tra l'altro, che le tre delibere sanzionate corrispondevano a ''spese per 516.000 euro su un totale di quasi 70 milioni di euro complessivi, pari all'1,4% di quanto contestato dalla Procura e allo 0.7% del totale dei Boc emessi dal Comune di Terni''. La comunicazione attuata era stata contestata dalla Procura della Corte dei conti umbra, che nel giugno del 2009 aveva citato in giudizio per un eventuale danno erariale Raffaelli e Semproni, entrambi ora prosciolti. Da parte sua Di Girolamo ha espresso ''soddisfazione per la conclusione positiva di questa vicenda''. Condividi