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PERUGIA - E' dedicato al rapporto tra media e potere uno degli appuntamenti centrali del festival internazionale di giornalismo che a Perugia metterà a confronto Carl Bernstein, premio Pulizer insieme a Bob Woodward per l'inchiesta sul Watergate, e Alastair Campbell, spin doctor dell'ex primo ministro britannico Tony Blair che ha contribuito al cambiamento radicale del rapporto tra stampa e politica. Si tratta di uno dei 50 eventi che si svolgeranno nel capoluogo umbro dal 9 al 13 aprile. Previsti 150 ospiti italiani e stranieri. Nel corso del Festival - presentato oggi in una conferenza stampa a Perugia - ci sarà spazio anche per il giornalismo investigativo. Peter Gomez e Duilio Giammaria si confronteranno infatti con Peter Eisner, del Washington Post, e Knut Royce, tre volte vincitore del Puliter, autori del libro "The italian letter: how the Bush administration used a fake letter to build the case for war in Iraq". Con la loro inchiesta i due giornalisti americani - è stato detto oggi - hanno svelato il ruolo dei servizi segreti italiani nella stesura del documento (rivelatosi poi un falso) che ha contribuito a scatenare la guerra in Iraq. Obiettivo della rassegna - ha spiegato il presidente dell'Ordine regionale dei giornalisti Dante Ciliani è di “mettere a confronto varie esperienze per fare conoscere direttamente cosa è il giornalismo nel mondo”. “La professione di chi racconta i fatti - l'ha definita - per fare partecipare la gente alla realtà”. “Puntiamo a mettere insieme tutti gli attori di questo ambito - ha sostenuto la presidente della Regione Umbria Maria Rita Lorenzetti - cioè chi scrive e chi legge, chi denuncia e gli utenti”. Come logo del Festival è stata scelta una vignetta di Altan nella quale il protagonista, con un quotidiano in mano, dice: “Uno splendido giornale, i pettegolezzi separati dalle insinuazioni”. Ad aprire gli appuntamenti sarà una lectio magistralis del fondatore di Repubblica Eugenio Scalfari. Tra le tematiche al centro dei dibattiti ci saranno poi temi quali libertà di stampa e diritti umani, l'importanza della comunicazione ambientale, l'informazione economico finanziaria, come comunicare scienza e innovazione, il fenomeno dei blog e il giornalismo partecipativo, la crisi in Medio Oriente e l'informazione dai fronti di guerra, il giornalismo investigativo e di denuncia, il futuro dei giornali di carta, come e' cambiato l'accesso alla professione, il rapporto tra satira e informazione. Al confronto tra Bernstein e Campbell interverranno Marcello Foa, inviato speciale de Il Giornale, Beppe Severgnini, tra le più prestigiose firme del Corriere della Sera. Giornalisti e politici: chi condiziona chi? E' invece il tema dell'incontro con il direttore de La Repubblica Ezio Mauro e Angelo Agostini direttore della rivista “I Problemi dell'Informazione”. Diritti umani, democrazia, libertà di stampa è il tema che Robert Menard, fondatore e segretario generale di Reporters sans Frontieres, tratterà con Cai Chongguo, blogger dissidente cinese, Ahmad Zeidane Bichara, giornalista del Ciad rifugiato politico in Francia, Jeta Xharra, direttrice del Balkan Investigative Reporting Network in Kosovo, e Enzo Nucci, corrispondente Rai da Nairobi. Su energia e ambiente interverranno Fred Pearce, del New Scientist, Michael Specter, del New Yorker, Eric Laurent, de Le Figaro, Edward McBride esperto di energia e ambiente dell'Economist, Lucio Caracciolo direttore della rivista di geopolitica Limes, Fulvio Conti amministratore delegato Enel, Mario Tozzi geologo e primo ricercatore del Cnr, Carmen Monforte, definita icona dei media finanziari spagnoli, Dalia Abdel-Salam, del settimanale egiziano Al Ahram Hebdo. Dalla carta stampata a Internet, come è cambiata l'informazione economica negli ultimi anni discuteranno Gad Lerner, Volker Wolff, docente di giornalismo alla Johannes Gutenberg University del Mainz, il sociologo e editorialista de Il Sole 24 Ore Aldo Bonomi e Roberto Nicastro deputy Ceo UniCredit Group. Robert Fisk corrispondente dal Medio Oriente per The Independent, Fiamma Nirenstein, inviata del Giornale e editorialista di Panorama, e Christopher Dickey, del Newsweek, si confronteranno sulla crisi in Medio Oriente e sul ruolo dell'informazione nel processo di pace. Si parlerà anche del futuro dei giornali di carta e di come sono cambiate le modalità di accesso alla professione con Bertrand Pecquerie direttore del World Editors Forum, Roy Greenslade docente di giornalismo presso la City University di Londra e analista dei media per The Daily Telegraph, Bachi Karkaria vice direttore The Times of India, Alexander Stille giornalista e professore di giornalismo internazionale alla Columbia University, Rod MacKenzie direttore Bbc Radio 1 Newsbeat, Bernardo Iovene video-giornalista Report Rai 3, Francesca Paci inviata a Gerusalemme per La Stampa e Teresa Bo corrispondente da Buenos Aires di Al Jazeera. Di informazione ai tempi di guerra parleranno Anna Nivat del settimanale francesce Le Point, Anne Leslie inviata speciale del Daily Mail, Sandra Balsells fotoreporter spagnolo freelance, Barbara Schiavull, freelance, e Gabriella Simoni inviata Studio Aperto. Condividi