Vinti_17.jpg
PERUGIA - “Luciano Gallino, il maggior sociologo italiano del lavoro, conferma le preoccupazioni espresse in questi ultimi anni dalla sinistra. Il livello delle retribuzioni italiane, fanalino di coda della classifica europea, è principalmente dovuto alla qualità del lavoro e all’organizzazione del sistema produttivo”. Questa sottolineatura è di Stefano Vinti, candidato al Senato per la Sinistra Arcobaleno in Umbria, che aggiunge: “Da un lato la flessibilità, la carenza di formazione, il lavoro nero hanno determinato un abbassamento della produttività del lavoro dall’altro l’esasperazione del problema del costo del lavoro ha inciso pesantemente sul livello retributivo e sul potere di acquisto di stipendi e pensioni”. “Se a questo si aggiunge – sostiene ancora Vinti - un sistema produttivo sempre più frammentato, 6/7 dipendenti di media nelle imprese non individuali, e sempre più teso alle delocalizzazioni fuori dei confini nazionali, ben si comprende la necessità di una decisa inversione di rotta sul terreno delle politiche del lavoro”. “Per questo il programma della Sinistra Arcobaleno vuole essere un programma di parte, un programma che pone al centro dell’azione politica la rivalutazione e l’aumento di salari, stipendi e pensioni. La produttività è certamente un problema ma che non può essere scaricato sulle spalle delle lavoratrici e i lavoratori che in questi ultimi anni hanno pagato il prezzo più alto in nome di una competitività esasperata che sta dimostrando tutta la sua fallacia”. Occorrono quindi, per Vinti, “scelte di sinistra che cambino la direzione di marcia del nostro Paese soprattutto in vista di una crisi mondiale che rischia di colpire le fasce più deboli della società. Occorre un voto alla Sinistra Arcobaleno, contro il consolidamento del neo liberismo e del pensiero unico che sta omologando la politica italiana”. Condividi