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di Daniele Cibruscola “A Bruscolotti e Boccali l'ho detto chiaramente, non ho gradito “l'eliminazione del trattino” operata dal Partito Democratico. Sono stato anche invitato ad aderire ad altri partiti politici, ma non mi sembrava corretto e ho scelto di non farlo”. Queste le parole del Presidente della Provincia di Perugia Giulio Cozzari alla conferenza di presentazione del convegno di Umbria Popolare, in programma per mercoledì prossimo. Il “trattino” in questione è quello caro al linguaggio politico di una decina di anni fa; quando le contraddizioni del bipolarismo appena introdotto in Italia portavano i candidati a sottolineare l'importanza di quel carattere nelle diciture delle due coalizioni. Centro-sinistra quindi, almeno per adesso e fino a fine mandato. Cozzari sembra rispondere così, solo a metà, al segretariato regionale del Partito Democratico che nei giorni scorsi lo aveva pubblicamente invitato ad essere chiaro riguardo le sue scelte politiche future. “Non ho avuto motivi sufficienti per condividere i vari passaggi che hanno portato allo scioglimento della Margherita – prosegue – per questo non ho aderito a tale processo”. E a chi gli fa notare che Umbria Popolare non appare che un modo per ricostruire un grande centro cristiano, Cozzari (tra una citazione di Vico e una di Veltroni) risponde d'ufficio che il suo non è un partito ma un movimento politico, che il suo sogno non è quello di ricostruire l'unità politica dei cattolici, che la sua tradizione non è quella di “parlare contemporaneamente due lingue diverse”. Staremo a vedere. Intanto, se davvero non stia puntando alla costruzione di un grande centro “bianco”, ci si domanda dall'elettorato di quali partiti (o ex partiti) intenda raccogliere voti. E se il fatto che questo movimento non sarà “grande” dipenderà più dal numero di preferenze nelle urne, piuttosto che da una chiara volontà politica. Nel frattempo, durante l'incontro di stamattina, alle lamentele del presidente del forum famiglie x l'Umbria – Simone Pillon – sulle politiche adottate dalle amministrazioni nazionali e locali “poco attente ai bisogni dei nuclei familiari”, il Presidente della Provincia capoluogo di regione strizza l'occhio ed annuisce. I conti comunque si faranno solo dopo il riassetto del sistema politico nazionale, questo lo afferma chiaramente. A Maria Pia Bruscolotti, neo-segretaria del PD, questa risposta (forse) dovrebbe bastare. Condividi