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di Daniele Bovi “Nel corso di questi ultimi cinque anni, sotto l'incalzare della crisi, l'azione riformatrice della Regione ha conosciuto una battuta d'arresto e non è riuscita a trasmettere quell'impulso all'innovazione, indispensabile per superare quei ritardi strutturali che da anni pesano sul sistema economico umbro e, nonostante gli sforzi compiuti, continuano a permanere, costituendo una non secondaria ipoteca per il futuro dell'Umbria”. E’ uno dei punti più importanti del documento presentato questa mattina dalla Federazione della sinistra d’alternativa. Un documento che vuole essere un pungolo per tutto il centrosinistra umbro in vista delle elezioni regionali di marzo. “Occorre dare una rappresentanza – ha detto oggi il segretario del Prc Vinti in una conferenza stampa insieme a Pierluigi Neri (Pdci) e Franco Calistri (Socialismo 2000) – a tutti coloro che questa crisi la stanno subendo: lavoratori, artigiani, piccole e medie imprese e così via”. E se la crisi rappresenta il punto focale dell’emergenza sociale del paese, non va dimenticata, sostiene Vinti, quella democratica. Altrettanto grave. “Proprio abbinando le due questioni – dice Vinti – il 5 dicembre saremo a Roma insieme all’Idv per il ‘No Berlusconi day’”. Tornando con lo sguardo alle prossime regionali, Vinti sostiene che “Un rilancio del programma è necessario: la prima cosa su cui ragionare – dice – è il mondo del lavoro che in Umbria sta soffrendo la crisi. Oltre alla lotta contro la precarizzazione va pensato un vero e proprio piano sociale per il lavoro”. Da lunedì insomma, quando il Pd umbro avrà sciolto il nodo della segreteria, bisogna cominciare a guardare verso marzo. E in fretta. Condividi