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PERUGIA - Ripensare il ruolo e le forme della partecipazione popolare; gli strumenti che consentono ai cittadini di essere protagonisti attivi delle scelte della politica, nel momento in cui si evidenzia una certa crisi delle istituzioni della democrazia rappresentativa. Capire quali strumenti possano rigenerare le forme della democrazia facendo tesoro delle straordinarie opportunità offerte dalle nuove tecnologie informatiche, nella convinzione che in alcuni casi la crisi della partecipazione, sia imputabile proprio ad una cattiva comunicazione con i soggetti sociali, destinatari delle politiche pubbliche. Per fare il punto su questi temi, il Consiglio regionale dell’Umbria e, in particolare la Commissione speciale per le riforme statutarie e regolamentati, presieduta da Ada Girolamini hanno promosso il seminario “Partecipazione popolare, istituti, strumenti, progetti” che si terrà giovedì 6 marzo alle ore 15,30, a Perugia, Palazzo Cesaroni, nella Sala Partecipazione. L’incontro con politici ed esperti, intende mettere a confronto le varie esperienze di partecipazione in Italia ed analizzare gli strumenti della partecipazione nel panorama degli istituti giuridici. I lavori ai quali parteciperà anche il Ministro per le riforme e l’innovazione, verranno aperti dai saluti del Presidente del Consiglio regionale e introdotti dal vicepresidente della Commissione speciale per le riforme statutarie e regolamentari. Nella prima parte, “Gli strumenti di partecipazione nel panorama degli istituti giuridici”, sono previste le comunicazioni: di Antonio D’Atena, Direttore dell’Istituto di studi sui sistemi regionali del Cnr; di Massimo Luciani, Ordinario di Istituzioni di Diritto Pubblico all’Università La Sapienza di Roma e di Maurizio Oliviero, Ordinario di Diritto Costituzionale all’Università degli Studi di Perugia. La seconda parte è dedicata alle “Esperienze di partecipazione in Italia” e oltre alla presenza del Presidente della Commissione speciale per le riforme statutarie e regolamentari, prevede l’intervento dell’Assessore alle Riforme istituzionali e al Rapporto con gli enti locali della Regione Toscana; dell’Assessore all’Innovazione della Regione Veneto e dell’Assessore agli Affari Istituzionali della Regione Umbria. I lavori del Seminario saranno conclusi dal Ministro. Condividi