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ROMA - ''Luciano Moggi mi minaccio' di non farmi piu' giocare se non avessi accettato il trasferimento al Perugia''. Lo ha detto l'attuale attaccante della Reggina Nicola Amoruso al processo per la presunta concorrenza illecita esercitata dalla Gea, la societa' che ha gestito le procure di calciatori. Sentito come testimone dalla decima sezione del tribunale di Roma, Amoruso ha ricordato che revoco' la procura ad Antonio Caliendo nel maggio 2001, dopo aver firmato un contratto di quattro anni con la Juventus per 14 miliardi delle vecchie lire, e di essersi affidato ad Alessandro Moggi ''senza alcuna pressione''. ''La decisione di lasciare Caliendo - ha detto - dipese dalla delusione che provai dopo l'esperienza negativa di Napoli (2000-2001). Alessandro Moggi e' stato sleale perche' mi garanti' che avrebbe risolto le pendenze delle spettanze di Caliendo per il mio contratto e non lo fece mai tanto che c'e' tuttora una vertenza in corso''. ''Nel 2004, quando ero a Perugia - ha aggiunto Amoruso - fui costretto ad accettare la proposta di Alessandro Moggi di andare a Como, una societa' in odore di fallimento''. Condividi