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PERUGIA - Tornano in libertà alcuni degli arrestati nell'ambito dell'operazione Naos dei carabinieri del Ros contro una presunta associazione di stampo mafioso operante in Umbria e Calabria. Il tribunale del riesame di Perugia ha infatti accolto gran parte dei ricorsi delle difese per la revoca delle ordinanze di custodia cautelare esaminati oggi. I provvedimenti sono stati notificati agli interessati in serata. Non è escluso che altri possano essere comunicati agli indagati anche domani mattina. Oggi i giudici hanno esaminato le istanze presentate da 12 degli arrestati, una cinquantina complessivamente sulle 57 ordinanza disposte dal gip. Tra coloro che sono tornati in libertà Marco e Massimiliano Bevilacqua, Alberto Benincasa, Stefano Moriconi e Angelo Ciampoli, quest'ultimo ai domiciliari accusato solo di favoreggiamento nei confronti di alcuni degli indagati. Sono stati difesi dagli avvocati Luca Maori, Delfo Berretti, Luciano Ghirga, Giovanni Dean, Francesco Crisi, Tommaso Mancini e Donatella Donati. In seguito si è saputo che il tribunale del riesame ha inoltre rimesso in libertà anche Stefano Migliosi e Giuseppe Ricci, quest'ultimo arrestato solo per favoreggiamento. A difenderli gli avvocati Luca Gentili e Stefano Tentori Montalto. Al centro dell'indagine coordinata dalla Dda di Perugia un presunto sodalizio di tipo mafioso ritenuto dagli investigatori collegato al clan camorristico dei Casalesi e alla cosca della 'ndrangheta dei Morabito-Palamara-Bruzzaniti. Condividi