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A Perugia quello della sicurezza urbana è un problema serio, sicuramente la città è cambiata in peggio da questo punto di vista e non si può far finta di nulla, ne tanto più cercare di nascondere questa situazione ai perugini. Dovere della politica e delle istituzioni è di dare delle risposte concrete. E’ partendo da queste premesse che Rifondazione Comunista ha chiesto al presidente del Consiglio comunale, Roberto Ciccone, di convocare quanto prima una seduta monotematica dell’assemblea di Palazzo dei Priori da dedicare interamente a questo argomento. Nelle missiva, che porta la firma del coordinatore comunale del partito, Luciano Della Vecchia, si afferma anche che la nascita di numerosi comitati dimostra come questo problema sia assai sentito in città, per cui si rende necessario che la massima assise cittadina lo affronti con determinazione, al fine di soddisfare la domanda di sicurezza che viene dai perugini. Della Vecchia ricorda anche che il suo partito è da tempo impegnato su questo fronte, avendo presentato qualche settimana la proposta per la “sicurezza democratica” con la sollecita l’avvio della lotta alla precarietà e l’implementazione delle politiche sociali, oltre che il ripristino della legalità, la prevenzione/repressione dei reati e la certezza della pena. Un progetto che si poggia su una serie di proposte che possono essere attuate dall’amministrazione comunale, quali la riqualificazione dei quartieri, una migliore illuminazione delle strade, l’apertura di sportelli per aiutare le vittime dei reati, l’istituzione del taxi rosa (un servizio a costo “politico” per garantire il diritto alla mobilità alle donne soprattutto di sera), la mediazione delle situazioni di conflitto presenti, sia etnici che generazionali, il ripristino di un’idea di convivenza per sbarrare la strada ad ogni forma di razzismo e xenofobia. Condividi