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PERUGIA - Federconsumatori Umbria chiede di estendere anche all’Umbria l’accordo della Regione Marche con i commercianti e le associazioni dei consumatori, per bloccare i prezzi di alcuni prodotti per sei mesi. In Italia la crescita economica seguita a rallentare e i salari sono bloccati, è quindi molto pericoloso che i prezzi seguitino ad aumentare per motivi legati alla speculazione. Nei giorni scorsi (12-02-2008) la Federconsumatori dell’Umbria aveva chiesto la convocazione urgente della Consulta Regionale per discutere e concordare eventuali iniziative tendenti al blocco dei prezzi di alcuni prodotti per difendere il potere di acquisto delle famiglie e tutelare le fasce a basso reddito. Oggi,alla luce dell’ottimo accordo sottoscritto dalla Regione Marche con le associazioni dei commercianti e le associazioni dei consumatori, il presidente regionale di federconsumatori Umbria, Alessandro Petruzzi, chiede che la Regione convochi al più presto la Consulta per verificare se ci sono le condizioni per estendere tale accordo nella nostra regione. L’iniziativa concordata nelle Marche, prevede che per sei mesi, dal 1° marzo al 31 agosto, i prezzi di numerose categorie di prodotti di largo consumo (esclusi quelli ad alta deperibilità come ortofrutta, pesce e latte) siano bloccati. Il paniere individuato prevede 75 referenze ( categorie di prodotti)per la grande distribuzione, 50 per la media e 25 per la piccola distribuzione. I prodotti e i prezzi dovranno essere quelli delle liste presentate dagli esercenti e vigilate dall’ufficio commercio della regione in collaborazione con le associazioni consumatori. Numerosi i marchi ed i punti vendita che hanno aderito all’iniziativa. Per la grande distribuzione hanno risposto all’appello: GS Cedi, Legacoop, Confcooperative, Sma,Auchan (Simply),Conad,Coop adriatica,Carrefour,Coal,Tigre. Per la piccola distribuzione sono gia centinaia le piccole e medie realtà aderenti a Confcommercio e Confesercenti che partecipano. Altrettanto numerosi i prodotti che avranno i prezzi bloccati. Alcuni esempi: pasta, pomodori pelati, carne, salumi, formaggi, tonno, mozzarella, burro, biscotti, caffé, latte a lunga conservazione, merendine, prodotti congelati, shampoo, saponi bagnoschiuma, detersivi, dentifrici, carta igenica, pannolini, acqua, bibite, succhi di frutta, olio, aceto, olio motore, calze, slip, mangimi per animali e perfino bici, cornici, video cassette e lampadine. Le associazioni dei consumatori, in accordo con la regione, svolgeranno un ruolo di controllo del rispetto dell’accordo nei supermercati e nei negozi. La Federconsumatori dell’Umbria è sicura che la grande distribuzione, Confcommercio e Confesercenti comprendano la drammaticità del momento che stiamo attraversando e siano in grado di partecipare attivamente,così come hanno fatto nelle Marche, al raggiungimento dell’obbiettivo anche in Umbria. Condividi