falce e martello graffito.jpg
E' più importante il simbolo o i contenuti? Mi verrebbe da dire i contenuti senza nemmeno pensarci troppo, ma sembra che per molti pezzi dei gruppi dirigenti nazionali della costituenda "Cosa Rossa" quello che per molte persone comuni alle prese con i problemi della quotidianità apparirebbe un'ovvietà diventa invece un problema centrale sul quale passare giorni e giorni a riflettere. Così proprio stamane sul "manifesto" a pagina 3 si può leggere un lungo articolo dedicato alla falce e il martello, simboli storici del lavoro e dell'emancipazione sociale e a quanti, se il nuovo simbolo dell'aggregazione a sinistra non li conterrà, usciranno automaticamente dai rispettivi partiti di provenienza per utilizzare questo simbolo per un nuovo soggetto. Insomma un nuovo spezzatino al motto :" Io sono più a sinistra di te " che già tanti danni ( e scissioni) aveva causato nei gloriosi anni '70. Rizzo che nel suo nuovo libro " Perchè ancora comunisti " ci spiega come essere fedeli all'ortodossia, sembra confondere il soggetto unitario e plurale della sinistra, che nasce per intercettare quell'idea di cambiamento che un partito di chiara impostazione centrista come il PD sicuramente non riuscirà ad intercettare e i partiti che lo comporranno che rimarranno verosimilmente integri con le proprie simbologie intatte. L'unica differenza sarà magari ( e scusate se è poco) quella che il nuovo soggetto unitario riporterà a casa qualche risultato politico in più rispetto all'odierno quadro in cui la sinistra divisa è costretta a votare fiducie senza essere quasi mai ascoltata. Naturalmente Rizzo non è mica da solo: l'area di Sinistra Critica del PRC,capitanata dal redivivo Salvatore Cannavò, nell'incontro costituente della "Cosa Rossa" dell' 8 dicembre prossimo annuncerà la costituzione di un'ulteriore nuova creatura della sinistra che nei suoi piani avrebbe dovuto adottarecome simbolo la versione trozkista di Livio Maitan del falcemartello rovesciato ma che più verosimilmente adotterà la versione più classca e sobria utilizzata solo per cento anni dai partiti comunisti nel mondo. Per fortuna ci pensa una bella intervista a Luciano Canfora in fondo alla pagina a rischiarare il cielo: alla domanda specifica su quale dovrebbe essere il simbolo del nuovo soggetto unitario della sinistra risponde che non vedrebbe male il mappamondo di "Unità Proletaria". Del resto, ricorda Canfora, siamo internazionalisti e l'unità del genere umano la predica anche il Vangelo. Condividi