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GUALDO TADINO – Se il successo di una iniziativa si misura dalla partecipazione della gente, allora possiamo ben dire che l’inaugurazione, ieri sera a Gualdo Tadino, della prima casa comune della sinistra in Umbria, di successo ne ha ottenuto davvero tantissimo. Tante persone e tante personalità per una festa che si è protratta fino a tarda sera con la presenza di così numerosi dirigenti politici di primo piano ed esponenti delle istituzioni, come mai non se n’erano visti insieme a Gualdo Tadino. Perfino un ministro della Repubblica, Paolo Ferrero, è voluto essere presente, malgrado il faticoso tour che nella stessa giornata l’aveva portato prima a Spoleto, per un incontro con gli operai della Minerva che hanno occupato il loro stabilimento, e quindi a Perugia, per la presentazione del suo libro sui problemi della immigrazione, tema appassionante sul quale si è confrontato con mons. Riccardo Fontana, arcivescovo di Spoleto e delegato della Conferenza episcopale umbra per i problemi dell'immigrazione e Damiano Stufara, assessore regionale alle politiche sociali. L’appuntamento di Gualdo Tadino era politicamente troppo importante e assolutamente da non perdere. Per la prima volta nella nostra regione tre forze politiche della sinistra, Rifondazione Comunista, Comunisti Italiani e Sinistra Democratica avevano deciso di mettere da parte le proprie bandierine per avviare un serio percorso unitario, tanto più importante se si considera che siamo ormai in piena campagna elettorale ed in palio c’è in gioco la stessa sopravvivenza della sinistra italiana. Questo spiega la presenza di altri esponenti politici di primo piano, da Stefano Vinti, segretario regionale del Prc, al senatore Massimo Brutti per Sd, all’on. Katia Bellillo per il Pdci. Come pure spiega l’accorrere di tanti militanti e amministratori pubblici da tutto l’Alto Chiascio e non solo, ad iniziare da Orfeo Goracci e Renato Albo, rispettivamente sindaco e vice sindaco di Gubbio, dal presidente dell’Ater, Furio Benigni e tanti altri che sarebbe troppo lungo elencare. Assente, invece, ma ha fatto pervenire un suo messaggio, Hedi Kirat, tunisino e segretario della camera del lavoro della Cgil gualdese, che ha sottolineato in particolare la necessità di ricucire il rapporto con i cittadini immigrati che si modificato molto negli ultimi anni e messo il lavoro al primo punto dell’agenda politico-sindacale locale. Ben presenti, naturalmente, gli artefici primi di questo “miracolo”, ovvero i dirigenti gualdesi delle tre formazioni politiche, ad iniziare dagli amministratori comunali locali della Sinistra, il vice sindaco, Lucia Cappelletti, e l’assessore Gianluca Graciolini che, raggiante come non mai, ha praticamente fatto gli onori di casa tenendoci a sottolineare il grande impegno profuso da tutti e tre i partiti per arrivare a questo momento così esaltante. Quanto alla cerimonia inaugurale, che si è conclusa con il tradizionale taglio del nastro da parte del Ministro Ferrero, che poco prima era stato salutato in Municipio dal sindaco Angelo Scassellati, vanno segnalati alcuni brevi interventi. Quello dell’on. Katia Bellillo, che ha tra l’altro annunciato di essersi iscritta alla sezione gualdese del Pdc e, dopo aver ringraziato per la possibilità datagli di incontrare tante persone, ha definito quello odierno un esempio da seguire in tante parti dell’Umbria, come segno di una rinnovata passione per il lavorare insieme, condividendo anche la scelta di aprire la nuova sede al mondo dell’associazionismo. Sulla stessa falsariga gli interventi di Massimo Brutti (Sd) e Stefano Vinti (Prc). Il primo si è ugualmente complimentato per l’eccezionale partecipazione di gente, sottolineando il messaggio di unità che ciò esprimeva; il secondo ha sostenuto che si stanno raccogliendo finalmente i frutti del percorso unitario compiuto dalla Sinistra umbra, ricordando, oltre a Gualdo Tadino, le iniziative unitarie che sono state promosse a Spoleto e Ponte San Giovanni, oltre all’esperianza di Gubbio e del gruppo unitario al Comune di Perugia. Vinti ha poi interpretato il pensiero di tutti, quando si è detto contrario allo scioglimento dei partiti che compongono la Sinistra-L’Arcobaleno, ma favorevole alla costruzione di una grande sinistra, un processo verso il quale Gualdo Tadino rappresenta un passo fondamentale. L'ultima parola, naturalmente, al Ministro Ferrero che ha sottolineato l’importanza della nuova sede per coinvolgere le persone, anche quelle che non fanno politica attiva, come pure quella di avvicinare i giovani, per aggregare generazioni diverse ed ha anch'egli sostenuto che i partiti che formano La Sinistra-L’Arcobaleno devono continuare a esistere “nel rispetto delle scelte di ognuno”. Non sono mancati cenni alle grandi questioni che caratterizzano la sinistra: la solidarietà e la giustizia sociale, il lavoro e l’ambiente. Condividi