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di Alessio Gili - redazione Umbrialeft "Qui c’è un nuovo simbolo per una nuova sinistra", ha affermato il presidente della Camera. "Anche Togliatti e Nenni alle elezioni del ’48 decisero di mettere da parte quel simbolo per andare insieme alle elezioni sotto il volto di Garibaldi inserito in una stella". Bertinotti evoca l’esperienza del Fronte Popolare e commenta così (lui stesso dirà "con un pizzico di civetteria") la decisione di presentare il simbolo della Sinistra Arcobaleno senza falce e martello alle prossime elezioni. "Quando il Pci era il Pci e il Partito socialista viveva quasi con fastidio l’accostamento alla parola ’socialdemocrazià - ricorda Bertinotti - si presentarono insieme con il volto di Garibaldi inscritto nella stella". «Chi ha vissuto quel simbolo (la falce e il martello,ndr)- aggiunge Bertinotti - come segno di una storia importante, lo può tenere con sè e portarselo dentro. Nessuno deve sentirsi deprivato, anzi da quella storia si parte per fare qualcosa di nuovo". L'obiettivo della Cosa rossa alle prossime elezioni é un risultato a doppia cifra. «Ci impegnamo»,risponde Bertinotti, ricorrendo al francese (On s'engagé), a chi gli chiede se sia possibile raggiungere questo risultato. «Ma io- aggiunge- non concepisco il voto solo in termini elettorali. Per noi la sfida consiste nel non rassegnarsi al duopolio che vuole cancellare la sinistra. Non possiamo rassegnarci all'idea che questa società non possa essere cambiata». Il leader dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio sottolinea che «i nostri candidati sottoscriveranno un impegno per cui non voteranno mai a favore di un governo con Berlusconi. Chiediamo un voto anche per evitare che domani si realizzi l'inciucio tra Berlusconi e Veltroni». Oliviero Diliberto, che fino all'ultimo chiedeva che ci fossero tutti i simboli dei partito oltre a quello della Sinistra arcobaleno, ora invita alla battaglia comune. «Il simbolo è questo - dice in posa davanti all'arcobaleno della sinistra - andiamo alla battaglia». Condividi