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di Eugenio Pierucci “Pardon, ci eravamo sbagliati”. Sembra quasi di sentirle queste parola che, naturalmente, non sono state espresse questa mattina dai rappresentanti del PD in Prima Commissione consiliare regionale, quella che occupandosi di affari istituzionali è la competente in materia, ma il risultato non cambia, vista la proposta di risoluzione che i commissari del maggiore partito di governo hanno sottoposto all’attenzione dei loro colleghi e che dovrà essere ora votata dal Consiglio regionale tutto intero. Un documento nel quale non si trova traccia del famoso “termovalorizzatore” che compariva, invece, in quello che solo qualche giorno fa venne approvato dalla Seconda Commissione, con il voto determinante dei gruppo di centro destra e la ferma contrarietà dichiarata dall’esponente di Rifondazione Comunista. Una mossa dirompente, spacca coalizione, come l’aveva sin da subito battezzata il presidente del gruppo Prc, Stefano Vinti, seguito a ruota, qualche attimo dopo, anche da quello dei Verdi Civici, Oliviero Dottorini. Vinti non riusciva a spiegarsi altrimenti questa improvvisa e inattesa accelerazione, considerato anche che la Presidente Lorenzetti aveva già convocato per il 4 febbraio prossimo una riunione di tutta la coalizione per continuare il confronto sul nuovo piano regionale dei rifiuti iniziato un paio di mesi or sono, ed esprimeva senza mezzi termini la sua preoccupazione per un metodo che giudicava “destabilizzante e mortale per la tenuta della coalizione di centrosinistra in Regione”. E parlava anche di arroganza da parte di chi “vuole imporre il proprio orientamento senza nessun confronto su uno degli atti di programmazione più significativi dell’intera legislatura”. Si era dunque arrivato ad un passo dalla rottura più completa ma, fortunatamente, pare che il pericolo di una frantumazione sia ormai alle spalle. “Si sono ricreate le condizioni per riprendere un confronto unitario sulla grande questione della gestione dei rifiuti in Umbria – afferma ora Vinti – e per tentare di approdare a soluzioni condivise”. Ed è per questo, assicura, “che ci saremo sicuramente alla riunione del 4 febbraio convocata dalla Presidente Lorenzetti”. Insomma, lo spauracchio “inceneritore”, introdotto “surrettiziamente” (così si dice) nel dibattito politico dalla Seconda Commissione, si è d’improvviso evaporato grazie alla Prima Commissione ed assieme ad esso sono svanite, almeno per ora, anche le nubi che minacciosamente si erano addensate su Palazzo Cesaroni. E’ tornato il sereno e con il sereno anche la voglia nella coalizione di centro sinistra di stare insieme. Condividi