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ASSISI - Il movimento La Mongolfiera ha recentemente sollevato la vicenda di Bruno da mesi, anche mettendo in discussione la sua privacy, anche raccontando la sua vicenda personale ai giornali, chiede solo un piccolo, modesto intervento al Comune di Assisi per trovare una soluzione al suo problema. Dopo tanti mesi, dopo tante pressioni, il sindaco Claudio Ricci e l'assessore alle politiche sociali Moreno Massucci, si sono recati da Bruno e gli hanno comunicato che questa rampa si farà (forse) ma solo quando sarà approvato il bilancio 2008, se ci saranno fondi a sufficienza. Durissima la reazione del movimento La Mongolfiera: "Nel bilancio del Comune esiste un fondo di riserva previsto dall'articolo 166 del testo unico degli enti locali, da utilizzare per esigenze straordinarie che non trovino copertura nei capitoli ordinari. Nel 2007 la giunta di Assisi ha attinto da questo fondo ben 85.000 euro per pagare spese per cerimonie varie, inaugurazioni, parcelle per consulenze e gettoni di presenza a componenti della commissione urbanistica ed edilizia". "Ecco, questa vicenda è eloquente". - prosegue la Mongolfiera - "Racconta di comportamenti farisaici e opportunistici. Racconta di un'amministrazione che non conosce la parola "solidarietà" e che ne fa un uso solo per discorsi sterili e di circostanza. Ci da il senso di chi è questa "serafica" figura del sindaco di Assisi Claudio Ricci: uno che se ne frega altamente dei bisogni anche più elementari dei propri cittadini. Quel che conta per lui è solo la ribalta mediatica. Gli piace farci sapere che il Comune ha ricevuto il premio FIABA (un'associazione per i disabili), ma chissà se chi ha assegnato il premio conosceva la vicenda di Bruno?". "A volte opere che costano poche centinaia di euro, - conclude la Mongolfiera - come la rampa di accesso per la casa di Bruno, sono molto più utili ed urgenti dei faraonici, ingombranti ed inutili ascensori previsti ad Assisi che di euro ne costano centinaia di migliaia". Condividi