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“Il rinvio a giudizio di Giorgio del Papa è una notizia importante e positiva perché mette fine ai suoi continui tentativi di ostruzionismo e consente di avviare un percorso che possa fare chiarezza su questa drammatica tragedia”. E' questo il primo commento di Mario Bravi, segretario generale della Cgil di Perugia, alla sentenza emessa oggi dal Gup del tribunale di Spoleto che ha fissato per il prossimo 24 novembre (il giorno prima del terzo anniversario del disastro) l'inizio del processo contro l'amministratore delegato dell'azienda di Campello sul Clitunno. Soddisfatto anche Giorgio Cremaschi, segretario nazionale della Fiom-Cgil: “A due anni e mezzo di distanza dalla tragedia – dice Cremaschi - consideriamo come positivo il fatto che, finalmente, la fase delle indagini preliminari si sia conclusa con un preciso rinvio a giudizio”. La Fiom-Cgil, insieme alla Camera del Lavoro di Perugia, era presente oggi all'udienza preliminare con il segretario nazionale Maurizio Marcelli e con i segretari territoriali di Terni (Alessandro Rampiconi) e di Perugia (Francesco Giannini), per formalizzare la richiesta di costituzione di parte civile nel processo. Fiom nazionale e territoriali, insieme alla Cgil di Perugia, saranno quindi a tutti gli effetti attori nella partita che si aprirà a novembre. Anche la Flai-Cgil dell'Umbria, altra categoria direttamente coinvolta (la Umbria Olii è un'azienda del comparto agroalimentare, mentre la ditta Manili, quella per cui lavoravano gli operai uccisi, è metalmeccanica) sottolinea per bocca del segretario generale Vincenzo Sgalla, l'importanza della sentenza pronunciata oggi a Spoleto e auspica che “ora si proceda in maniera spedita e seria come si sta facendo a Torino nel processo per la strage alla ThyssenKrupp”. Anche la Flai-Cgil regionale ha annunciato inoltre la sua costituzione come parte civile nel processo. Condividi