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“Almeno una coppia di Eurostar potrebbero veder ripristinata la fermata nella stazione di Fossato di Vico-Gubbio”: in questi termini si è espresso il sindaco di Gubbio, Orfeo Goracci, dopo aver partecipato all'incontro di stamani in commissione trasporti alla Camera. Nell'incontro, secondo Goracci, per l'Umbria e per la sua zona “uno spiraglio si è riaperto è consiste nell'indagine conoscitiva che, attraverso una formale audizione, sarà fatta dalle commissioni parlamentari. Se la Regione, nella sua politica di equilibrio, avanza una proposta di fermate diverse, pur mantenendo lo stesso numero nel tratto umbro, a Fossato di Vico-Gubbio almeno due Eurostar potrebbero tornare a fermarsi”. Il vice sindaco di Orvieto, Marino Capoccia, riferisce, invece, di “incontro positivo sulle questioni rappresentante dalle istituzioni e dai cittadini pendolari, da Fossato di Vico a Orvieto, compreso lo stato in cui versa la stazione ferroviaria orvietana”. In un comunicato, Capoccia sostiene che l'amministratore di Fs, Mauro Moretti, “si è reso disponibile ad un confronto per trovare soluzioni compatibili sia alle esigenze dell'azienda sia a quelle dei viaggiatori, lasciando aperta la possibilità di lavorare insieme alla Regione Umbria che ha già manifestato l'impegno a finanziare le eventuali soluzioni che avanzano, ovvero la fermata ad Orvieto dell'Eurostar per Bologna in partenza da Roma alle 20,30 e quella a Fossato di Vico dell'Eurostar proveniente da Ancona e diretto a Roma”. Da parte loro i parlamentari umbri Giuseppe Giulietti (PD) e Stefano Zuccherini (Prc) fanno presente che partiranno dai prossimi giorni, anche in caso di crisi di Governo, per arrivare entro i prossimi 15-20 giorni ad avere un quadro completo dei problemi ferroviari dell'Umbria, le audizioni concordate oggi nella commissione trasporti della Camera durante l'incontro con i rappresentanti istituzionali dell'Umbria e la dirigenza di Fs e Trenitalia. “Tutto ciò in vista di soluzioni che possano essere attuate con il cambio orario del prossimo marzo”. Anche i due parlamentari giudicano, in un comunicato congiunto “comunque positivo” l'incontro di stamani, anche se ritengono sia “necessario esercitare una forte e costante pressione istituzionale su Fs. L'audizione formale di Camera e Senato va in questa direzione”. Per Zuccherini, “si tratta di un piccolo passo in avanti rispetto alla chiusura iniziale che pareva definitiva. Ritengo che, dopo le audizioni formali, sia necessario che le commissioni di Camera e Senato elaborino un atto di indirizzo parlamentare alle Fs, anche perché, pur essendo l'azienda di natura privatistica, vive di capitale pubblico e di incassi dell'utenza”. Condividi