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PERUGIA - Il pub di Patrick Lumumba Diya, uno dei quattro indagati per l'omicidio di Meredith Kercher, riaprirà. Quando non è stato ancora deciso ma oggi la procura della Repubblica di Perugia ha disposto il dissequestro del locale nel centro storico del capoluogo umbro. Una decisione accolta con soddisfazione da Lumumba, il quale si è sempre proclamato completamente estraneo al delitto. Il musicista originario del Congo ma da anni residente in Italia non intende però fare alcuna festa per la riapertura del pub. “Per rispetto della vittima Meredith Kercher” ha spiegato oggi uno dei difensori di Patrick, l'avvocato Giuseppe Sereni. Il dissequestro del locale - ha spiegato ancora il legale – “è importante perché gli dà la possibilità di riprendere la sua attività lavorativa e quindi di sostenere economicamente la famiglia”. E' infatti l'unica fonte di reddito per il musicista, la moglie e il loro figlio ancora piccolo. Con il pub la procura ha deciso anche il dissequestro del registratore di cassa in precedenza prelevato dalla polizia per esaminare gli orari degli scontrini battuti la notte del delitto. Nelle prossime ore il provvedimento del sostituto procuratore Giuliano Mignini sarà notificato a Lumumba. Quindi verranno tolti i sigilli e l'attività potrà riprendere anche se non è ancora chiaro quando. Patrick venne arrestato nella prima fase dell'indagine ma poi rimesso in libertà dal gip su richiesta dello stesso pubblico ministero per il venire meno dei gravi indizi di colpevolezza. In carcere rimangono invece Raffaele Sollecito, Amanda Knox e Rudy Hermann Guede, tutti accusati del concorso nell'omicidio di Meredith Kercher. L'indagine della squadra mobile di Perugia e dello Sco per chiarire definitivamente le circostanze e le responsabilità per la morte della studentessa inglese è' ancora in corso. Il 2 febbraio prossimo è stata fissata un'udienza davanti al gip Claudia Matteini per esaminare i risultati degli esami medico legali disposti dal giudice con la formula dell'incidente probatorio. La conclusione del lavoro dei periti potrebbe però slittare. Anche perché il consulente del pubblico ministero non ha ancora depositato le proprie conclusioni. Tra le ipotesi quella che il medico legale possa posticipare fino alle 23 l'ora della morte fin qui fissata intorno alle 21 del primo novembre scorso. Dagli accertamenti condotti dal consulente del pubblico ministero emergerebbe poi che Meredith possa essere morta soffocata dal suo stesso sangue dopo essere stata ferita alla gola (tre i tagli individuati, uno dei quali più profondo degli altri). Ma indicazioni importanti per l'indagine sono attese dai risultati degli esami della polizia Condividi