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PERUGIA - Accordo tra Giunta regionale e Cgil, Cisl e Uil Umbria sul bilancio annuale di previsione 2009 e quello pluriennale 2009-2011: per i tre sindacati confederali, con questo passaggio, si conferma la via della concertazione che, in Umbria, si va sempre di più consolidando, garantendo attraverso la tenuta dei servizi e il controllo della spesa un importante sostegno al reddito delle famiglie e del lavoro dipendente e pensionati. “Grande preoccupazione –hanno manifestato le segreterie regionali di Cgil (Manlio Mariotti e Serena Moriondo), Cisl (Ulderico Sbarra e Claudio Ricciarelli) e Uil (Claudio Bendini) nel corso della conferenza stampa unitaria di questa mattina- per l’evolversi della crisi produttiva che sta avendo forti ricadute anche sul lavoro e sul piano sociale. Impegno riconfermato sul Tavolo regionale specifico della crisi per realizzare tutte le misure possibili, anche di carattere straordinario, finalizzato in primo luogo alla salvaguardia dei livelli occupazionali, alla garanzia della continuità dei servizi pubblici e dei livelli di spesa sociale nonché la difesa del potere d’acquisto dei redditi da lavoro dipendente e da pensioni. In particolare questo accordo –hanno ribadito- tiene conto di un sostegno alle fasce socialmente più deboli, in primis di quanti interessati dagli ammortizzatori sociali. Questi soggetti interessati dalla crisi saranno supportati dalla sospensione temporanea del pagamento di tariffe, tasse, canoni per un ammontare massimo di 50 milioni di euro e delle rate dei mutui prima casa per 27 milioni di euro con oneri a carico del bilancio regionale per complessivi 2 milioni e 365 mila euro per il 2009”. L’accordo prevede, inoltre, sostegno per i servizi socio-assistenziali, con un incremento di risorse pari a 2 milioni di euro per l’anno in corso oltre ad altri interventi per l’accesso alle abitazioni e agli aiuti per gli affitti; per il diritto allo studio; per il Fondo per la non autosufficienza; per il credito alle imprese. Oltre a questo l’accordo è stato sottoscritto per abbattere le rette per gli asili nido, per incentivare la raccolta differenziata e irrobustire e generalizzare la tariffa sociale sui rifiuti, per favorire la mobilità regionale, per finanziare il Fondo regionale per le vittime sul lavoro con 300 mila euro per il periodo 2009-2011, per garantire prestiti sociali d’onore. Le organizzazioni sindacali hanno inoltre inteso sollecitare l’attivazione urgente del sistema degli ammortizzatori sociali per tutti i lavoratori, compresi i precari, alla luce della positiva disponibilità di risorse assicurate dallo Stato e dalla Regione. “Questo complesso di misure di sostegno alle famiglie –hanno specificato- dovrà essere reso applicativo con un confronto preventivo con il sindacato affinché si definiscano regole e criteri di attuazione condivisi, efficaci, selettivi e trasparenti". L’accordo con la Regione –hanno continuato le segreterie di Cgil, Cisl e Uil Umbria- rappresenta un perimetro, una vera e propria cornice, alle importanti contrattazioni a livello locale sui bilanci che dovranno attenersi all’invarianza fiscale e al mantenimento o miglioramento dei servizi e alla difesa dei livelli di spesa sociale. Le parti sociali dovranno a questo punto coinvolgere il sistema complessivo delle Autonomie locali umbre con il fine di dare piena concretezza al protocollo di intesa nell’ambito della predisposizione dei bilanci comunali. Con questo accordo si apre la strada a una lotta più capillare all’evasione ed elusione fiscale dei tributi e delle tariffe con il coinvolgimento in prossimità delle autonomie locali, anche attraverso la predisposizione di norme premiali ed incentivi. Nella consapevolezza della straordinarietà della congiuntura economica –hanno ribadito- le parti sociali si impegnano a perseguire con forza e rinnovato coraggio la via della riqualificazione della spesa a partire da quella improduttiva, come la promozione di una maggiore sobrietà nei costi di funzionamento della politica e semplificazione del sistema delle agenzie. Queste, assieme alle risorse reperite dalla lotta all’evasione fiscale, potranno rappresentare un’importante fonte aggiuntiva a sostegno dei redditi delle fasce sociali più deboli. Condividi