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PERUGIA – L’attivita dei Nas dei carabinieri in Umbria, nel corso del 2007, si è concentrata soprattutto sui settori delle acque e bibite, degli alimenti dietetici, delle carni e allevamenti, dei mangimi, dei prodotti fitosanitari, farmaceutici, della sanità, nonché su farine, pane e pasta, latte e derivati, oli e grassi, vini e prodotti alcolici, ristorazione, salumi, pubblici esercizi e attività commerciali. Tutto questo ha permesso di accertare un migliaio di infrazioni penali con decine di arresti e denunce. In particolare l'attività' dei militari del Nucleo antisofisticazioni e sanità - comandato dal luogotenente Orazio Pellegrini - ha portato all'arresto di 12 persone e alla denuncia di altre 66, tutte dipendenti dell'Azienda ospedaliera e dell'Universita' di Perugia, per il fenomeno dell'assenteismo. Secondo gli investigatori i sanitari, nel periodo di indagine, risultarono assenti dal servizio nonostante sul loro conto figurassero le timbrature di entrata e di uscita rilevate attraverso le telecamere poste all'altezza dei terminali orologio interni al plesso ospedaliero. Il Nas ha inoltre arrestato un veterinario dipendente Asl, due commercianti di bovini, nove allevatori, due autotrasportatori ed un esperto selezionatore di razze perché ritenuti componenti un sodalizio criminoso responsabile dell'immissione in commercio di bovini destinati alla macellazione ed al successivo impiego alimentare, contrassegnati da marchi auricolari contraffatti (originariamente risultati appartenere ad altri animali regolarmente allevati), teso ad eludere i controlli sanitari ed all'introduzione sul mercato di animali con caratteristiche diverse da quelle (apparentemente) certificate. I carabinieri hanno inoltre accertato un migliaio di infrazioni penali con il conseguente deferimento alle procure della Repubblica dell'Umbria dei relativi responsabili per i reati di falso ideologico e materiale, abuso in atti d'ufficio, simulazione di reato, esercizio abusivo dell'arte sanitaria, frode sportiva per l'uso di sostanze dopanti, truffa in danno di privati e del Servizio sanitario nazionale, detenzione, commercio ed utilizzo di farmaci guasti ed imperfetti, omessa somministrazione di farmaci, contraffazione di documenti di identificazione quali marchi auricolari e dichiarazioni di provenienza della specie bovina, mattazione di bovini di provenienza illecita, vendita di alimenti in cattivo stato di conservazione ed insudiciati e invasi da parassiti nonché nocivi alla salute pubblica per la presenza di residui di anticrittogamici. Denunciati poi 280 allevatori per la formazione di falsi certificati di intervento fecondativo. Condividi