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PERUGIA – “L’Anas ha confermato i nostri dubbi sulla trasformazione in autostrada della E 45 sottolineando che il progetto ne ha bloccato la manutenzione”. Così il capogruppo dei Verdi e Civici, Oliviero Dottorini per il quale “ora, forse, qualcuno dovrà chiedere scusa ai tanti cittadini che per anni hanno dovuto subire disagi e rischi per percorrere un'arteria che, in attesa di una ipotetica eassurda autostrada, è stata ridotta ad una mulattiera”. Nel ricordare come “tornano attuali le posizioni che i Verdi e Civici sostengono da anni”, per l’esponente del Sole che Ride “l'unica soluzione possibile per il problema della E45 è la sua messa in sicurezza, con lavori di manutenzione straordinaria e ordinaria, lasciando da parte il progetto irrealizzabile e devastante di autostrada a pagamento”. Le esternazioni di Dottorini sono conseguenti alle dichiarazioni dell’ingegnere Andrea Primicerio, reggente dell’area tecnica dell’Anas, rilasciate a un quotidiano regionale. Per il capogruppo regionale dei Verdi e Civici “ci troviamo di fronte a una situazione vergognosa, che rende surreali le dichiarazioni altisonanti che, di semestre in semestre, annunciano la trasformazione in autostrada della E45. Ora l'Anas conferma che lo stato di dissesto attuale della E45 è causato anche dalla prospettiva di trasformazione in autostrada che ha determinato un calo di attenzione in fatto di manutenzione. Un fatto grave, - denuncia Dottorini - di cui il governo nazionale e gli amministratori locali dovranno rispondere, anche perché – ricorda - quando queste cose le urlavamo noi in Consiglio regionale, dai banchi delle forze di maggioranza e di minoranza si levavano insulti o silenzi assordanti. Ci bollavano come quelli del 'no' a tutto e votavano per la trasformazione in autostrada, dimenticandosi della manutenzione straordinaria e ordinaria, sempre più urgente, ma forse troppo semplice da attuare”. “Per noi – spiega - messa in sicurezza significa riqualificazione del manto stradale con asfalto drenante, barriere fonoassorbenti, piazzole per la verifica del carico dei mezzi pesanti, bonificazione delle piazzole esistenti (alcune fatiscenti) e riqualificazione generale del tracciato con particolare attenzione alla segnaletica. Erano questi gli interventi che chiedevamo nel 2005, ma che per molti anni sono stati messi da parte, nella speranza miope di veder approvato il progetto di trasformazione in autostrada. Nel 2005 e, poi, nel 2008 siamo stati l'unica forza politica – ricorda Dottorini – a opporci al progetto di trasformazione in autostrada, bollandolo come disastroso per l'ambiente e privo di ogni razionale beneficio per i cittadini umbri e per l'economia della regione”. “Le debolezze progettuali, economiche ed ambientali del progetto sono innumerevoli e sono molti i segnali che indurrebbero all'abbandono definitivo. Non ultimi i ricorsi che pare aver subito il progetto che Anas ha commissionato, come scrive il Corriere della Sera, ‘alla ‘ILI’, ‘una delle società di ingegneria della famiglia di Vito Bonsignore’, europarlamentare del Pdl già noto per vicende giudiziarie, oltre che per l'attivismo nel campo del cemento e dell'asfalto”. “Non ci resta che augurarci – conclude Dottorini - che i lavori partano il prima possibile e che vengano rispettati gli impegni fissati entro il 2009. Ci pare che le nostre convinzioni escano rafforzate da questa novità che oggi Anas ci presenta. Altri dovranno forse calibrare entusiasmi che fino ad oggi hanno portato solo sperperi di denaro e disagi infiniti”. Condividi