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PERUGIA - Aumentare le possibilità di impiego dei giovani con Titoli di studio medio-alti, con particolare riferimento alle donne, e favorire la conciliazione tra vita famigliare e lavorativa, condizione fondamentale per l’accesso e la permanenza femminile nel mercato del lavoro: si muove lungo queste due direttrici il progetto per la “riduzione della disoccupazione intellettuale e femminile” illustrato oggi, a Perugia, dall’assessore regionale alle politiche attive del lavoro, Maria Prodi nel corso di un incontro con le rappresentanti degli Organismi di Pari Opportunità presenti sul territorio regionale. “Abbiamo voluto promuovere – ha detto Prodi – un occasione di incontro e di approfondimento dei contenuti del progetto con i soggetti che operano direttamente per la valorizzazione delle risorse e dei saperi femminili ed aprire una discussione sulle politiche di genere a partire da questa proposta”. Il progetto, che rientra tra le dieci misure strategiche e “caratterizzanti” individuate dalla Giunta regionale nell’ambito della seconda fase del Patto per lo sviluppo dell’Umbria – ha ricordato Prodi, prevede azioni mirate sul fronte dell’offerta e della domanda da attuare attraverso una concertazione costante ed il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati. “La disoccupazione intellettuale e femminile – ha sottolineato l’assessore – rappresenta una vera e propria ingiustizia sociale per la quale vanno trovate soluzioni strutturali che producano reali opportunità di lavoro. Gli interventi individuati si muovono in questa direzione ed hanno per molti aspetti un carattere innovativo, allo scopo di superare la contingenza e delineare un percorso strategico per evitare esclusioni di genere. Per questo – ha aggiunto - nell’articolazione degli interventi si intende assicurare il rispetto dei principi di pari opportunità. E ciò sia nella fase di programmazione che di attuazione delle diverse misure che saranno sostenute da diversi canali di finanziamento, a cominciare – ha concluso Prodi - da quelli derivanti dalla nuova fase di programmazione comunitaria”. Il progetto prevede una vasta gamma di azioni che vanno dalle attività di formazione e orientamento all’erogazione di incentivi e voucher, fino a misure di accompagnamento finalizzate alla creazione delle condizioni per potenziare l’efficacia degli interventi. A tali iniziative fanno da sfondo gli strumenti di supporto e completamento degli attori del territorio con la definizione di specifici accordi e protocolli di intesa. Condividi