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PERUGIA - "Pur consapevoli dell'impegno che le forze dell'ordine profondono, c'e' necessita' di una piu' capillare azione di vigilanza del territorio e di uno sforzo delle istituzioni locali per rendere piu' vivibili aree e quartieri, ad esempio attraverso una migliore illuminazione". E' il contributo che Sergio Mercuri, presidente della Confcommercio di Perugia, porta al dibattito sulla sicurezza, percepita e vissuta da popolazione ed iscritti al sindacato. A supporto della riflessione il presidente cita la vicenda di un tabaccaio del perugino, che da 11 anni gestisce la sua impresa familiare, rapinato per 3 volte nel giro di un anno, l'ultima il 4 febbraio scorso (il responsabile che ha minacciato il tabaccaio con un coltello, e' un pregiudicato individuato ed arrestato grazie alle telecamere installate nell'esercizio). "Questa drammatica vicenda - ha aggiunto Mercuri - e' un esempio emblematico di tante situazioni analoghe che testimoniano come l'emergenza criminalita' oggi non ha limiti, ne' e' circoscritta a determinate zone. E' bastato che l'attivita' del nostro associato a causa del cambiamento del sistema di viabilita' venisse a trovarsi piu' isolata rispetto al passato per renderla, complice anche la scarsa illuminazione, un 'bersaglio' appetibile in un tempo ridottissimo". "Abbiamo bisogno di una vigilanza piu' diffusa - e' l'istanza del tabaccaio - di carabinieri e polizia, abbiamo bisogno che le istituzioni ci sostengano negli investimenti che siamo costretti a fare in sistemi di sicurezza, noi imprenditori siamo disposti a fare la nostra parte e a dare la massima collaborazione alle forze dell'ordine, ma dobbiamo essere aiutati. Dopo le rapine subite, ho deciso di anticipare l'orario di chiusura dalle 20 alle 19.30, perche' non mi sento tranquillo. La mia - conclude - e' un'impresa familiare e dobbiamo andare avanti, ma ogni volta che entra un cliente lo guardo con occhi diversi, con un po' piu' di paura e di diffidenza rispetto a 11 anni fa". Condividi