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PERUGIA – “dalla emittente locale Trg e dai giornali ho appreso che il Pd eugubino ha espresso la propria condivisione dell’ipotesi di una variante ferroviaria che porti il raddoppio della ferrovia Orte-Falconara dall’attuale tracciato (Foligno, Nocera Umbra, Gualdo Tadino) ad un nuovo tracciato che tocchi la città di Perugia e, passando per il nostro territorio, si ricolleghi al fabrianese ed alle Marche. sono personalmente soddisfatto di questo pronunciamento e lo assumo come un dato importante. voglio però fare alcune considerazioni e lanciare una piccola proposta al Pd e a tutte la altre forze politiche cittadine”. Sono le parole di Guido De Prisco, capogruppo provinciale del Prc-Se, che così prosegue: “Prima permettetemi una pacata ma necessaria polemica con gli amici del Pd, ricordando loro che il gruppo provinciale del Prc-Se (da solo!) conduce ormai da cinque anni questa battaglia, ed ha lavorato con vari soggetti, eugubini e non, sia alla costituzione del comitato per la ferrovia sia a mantenere per quanto possibile vivo il dibattito su questo problema. Come noto alcuni consigli comunali (tra cui quello eugubino e quello del capoluogo) hanno già espresso interesse o appoggio pieno a questa proposta. Non si parte da zero. Dov’è stato il Ppd eugubino per tutto questo tempo? E soprattutto, gli amici del Pd sanno quale forza politica più fieramente si è opposta e si oppone a questa variante? Sono proprio loro, che a livello provinciale e regionale non hanno mai consentito neppure che tale ipotesi fosse presa in considerazione !!! Sanno gli amici del Pd che la presidente Lorenzetti e la Giunta regionale agli inizi dello scorso mese di agosto hanno riconfermato, nel protocollo stipulato con l’attuale governo, il raddoppio della linea sull’attuale tracciato? Dico queste cose perché non vorrei che la posizione da loro assunta in questi giorni sull’argomento fosse solo strumentale e servisse a buttare un po’ di fumo negli occhi all’opinione pubblica della nostra città. Ritengo il problema dei collegamenti ferroviari - prosegue De Prisco - anche alla luce della soppressione di tutte le fermate degli eurostar nella stazione di fossato di vico, un elemento strategico per l’uscita definitiva dall’isolamento dei nostri territori ed un elemento centrale della politica dei trasporti della nostra regione nel medio e lungo termine. Se su questo siamo tutti d’accordo allora l’eventuale uso strumentale di questa questione sarebbe sbagliato e renderebbe ancora più debole la voce di chi in questa variante ha creduto e crede. Su questa scelta, così importante la città, le forze politiche, sociali ed economiche devono esprimere, a mio avviso, il massimo di unità possibile. Ognuno deve assumersi le proprie responsabilità e disegnarsi un ruolo attivo in questa battaglia che sarà sicuramente di lunga lena. Nella trasmissione televisiva sull’argomento tenutasi a Trg (a proposito, perché il nostro gruppo non è stato invitato?) l’assessore Mascio dopo aver ribadito i termini della programmazione regionale esistente (attuale percorso) ha espresso la sua convinzione che anche nell’eventualità venisse realizzato il percorso alternativo i treni non fermerebbero comunque a Branca. convinzione sbagliata a mio avviso. Nel percorso alternativo Branca non sarebbe la stazione di Gubbio ma quella dell’intero comprensorio eugubino-gualdese e di parte delle Marche (Cantiano, Cagli, ecc. che fino a pochi mesi fa andavano a Fossato a prendere il treno), e varrebbe sicuramente una fermata. Il problema vero che abbiamo davanti è un altro ed è tutto politico: la regione è disponibile a ragionare su questo percorso alternativo e a lavorare affinché esso possa essere condiviso sia dalla nostra comunità regionale (sappiamo dell’opposizione espressa soprattutto da Foligno che teme, ingiustificatamente, di perdere centralità a favore di Perugia) che dalle due regioni limitrofe (Lazio e Marche)? Questo dev’essere il nostro obiettivo, ed il Pd, assieme a tutte le altre forze politiche che condividono questo progetto, può in questo svolgere un ruolo importantissimo! Propongo, quindi, alcune iniziative da svolgere nell’immediato. Innanzi tutto, ricordando che con l’ingresso di Piero Giglio in consiglio provinciale la pattuglia eugubina conta ormai cinque consiglieri provinciali, propongo di formulare e presentare tutti insieme ed in tempi strettissimi, un ordine del giorno di appoggio alla proposta di variante da discutere subito per avere un pronunciamento chiaro del Consiglio provinciale sull’argomento. Propongo altresì di chiedere, sempre unitariamente, un incontro con la presidente Lorenzetti, e con tutti i gruppi consiliari presenti in Regione per esprimere loro il nostro orientamento e chiederne l’appoggio alla proposta di variante. Propongo infine, un incontro con il Sindaco di Gubbio, la Giunta comunale ed i capigruppo consiliari per coinvolgere ancora più fattivamente anche la massima assise cittadina in questa battaglia tanto importante per il futuro della nostra città. sono ovviamente a disposizione per altre iniziative e proposte che possano arrivare. Appoggio convintamene e pienamente fin d’ora la raccolta di firme annunciata dal comitato in appoggio alla richiesta di poter affrontare seriamente con la regione tutte le problematiche riguardanti il futuro dei collegamenti ferroviari nella nostra regione”. Condividi