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PERUGIA - “Il ricorso agli ammortizzatori sociali e alla cassa integrazione per la ‘Cnos-Fap’ è una strada non solo possibile ma necessaria”. Lo conferma l’assessore alle Politiche attive del Lavoro della Regione Umbria Maria Prodi, in risposta ad una lettera pubblicata oggi sul “Giornale dell’Umbria”, firmata da alcuni dipendenti, in merito alla situazione economica del Consorzio. “Già da tempo - dice l’assessore Prodi - siamo intervenuti per chiarire i finanziamenti regionali e provinciali assicurati ed erogati nell’ultimo biennio. Anche recentemente, il 15 gennaio, su richiesta della stessa Cnos-Fap si è svolto un incontro in assessorato alla presenza di Elvisio Regni e dell’avv. Rita Zedda, rispettivamente dirigente e legale del consorzio. Nell’occasione - continua l’assessore - è stata data la più completa assicurazione sulla possibilità di ricorso agli ammortizzatori sociali, che è iniziativa spettante alla stessa Associazione e per la quale la Regione ha garantito l’espletamento dell’iter procedurale”. “I dipendenti della Cnos-Fap coinvolti nei licenziamenti - aggiunge Maria Prodi - sappiano quindi che la Giunta regionale è in grado di assicurare che anche nei loro confronti saranno garantiti i diritti spettanti ai lavoratori coinvolti nella crisi. Peraltro è da aggiungere che l’utilizzazione da parte del Governo centrale del Fondo per l’occupazione e la cassa integrazione potrebbe non garantire per i prossimi anni il funzionamento dei percorsi triennali integrati sperimentali. Condividi