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PERUGIA - Le strade provinciali si faranno più silenziose in futuro grazie al “Piano di contenimento ed abbattimento del rumore prodotto dalle infrastrutture stradali gestite dalla Provincia di Perugia” approvato all’’unanimità nell’ultima seduta consiliare e presentato dall’assessore all’Ambiente Sauro Cristofani. Nato dalla collaborazione tra Provincia e Università degli Studi di Perugia, Dipartimento di Ingegneria Industriale, il Piano ha permesso di individuare i tratti di strada da bonificare e per i quali verranno espletate, per lotti, gare di progettazione esecutiva degli interventi di contenimento ed abbattimento del rumore. Ricordiamo che la legge 447/95, “Legge quadro sull’inquinamento acustico” attribuisce alle Regioni il compito di definire le competenze delle Province in materia di inquinamento acustico indicando, inoltre, l’obbligo da parte delle società e degli enti gestori di servizi pubblici di trasporto o delle relative infrastrutture di predisporre piani di contenimento ed abbattimento del rumore qualora ci si trovi nella situazione del superamento dei limiti di immissione previsti. Per giungere alla redazione del Piano ci sono voluti tre anni di studio ad ampio spettro sull’inquinamento acustico, in cui la rete stradale provinciale – che conta complessivamente 2000 Km – è stata suddivisa in tre stralci di intervento, partendo dalle infrastrutture viarie con maggiori volumi di traffico fino ad arrivare a quelle poco transitate. Inoltre, nell’arco di tre anni è stata analizzata la rete stradale gestita dalla Provincia, acquisito il modello del terreno in 3D, realizzate le mappe di rumore e le schede relative alla mappatura acustica di dettaglio e alla progettazione di massima della bonifica acustica dei ricettori sensibili sulle strade provinciali. Gli interventi di difesa dal rumore ambientale sono numerosi e variano principalmente in base al tipo di ambito in cui si interviene, urbano o extraurbano e del tipo di sorgente considerata (impianti tecnici; infrastrutture stradali, ferroviarie, aeroportuali, marittime, industriali, artigianali, commerciali ed agricole; aree adibite a stabilimenti di movimentazioni merci; depositi dei mezzi di trasporto e merci; aree adibite ad attività sportive). In generale, la difesa dal rumore si esplica con piani di risanamento, con Piani di prevenzione, Piani Urbani del Traffico; con interventi di tipo attivo-passivo, diretti-indiretti, con l’adozione di criteri progettuali e requisiti acustici specifici di materiali, componenti ed edifici, con schermi e barriere acustiche, con interventi sul traffico ed i veicoli. Condividi